Civico Museo Morpurgo - Trieste
museomorpurgo.it
All'angolo tra le vie Imbriani e Mazzini si erge il maestoso palazzo eretto su progetto del 1875 di Giovanni Berlam su commissione dei fratelli Carlo Marco e Giacomo Morpurgo. Le facciate decorate da semplici cartelle e mensole si sviluppano su quattro piani e sono mosse da quattro balconi.
Al secondo piano vi è l'appartamento (di circa 600 mq) che Mario Morpurgo de Nilma donò al Comune di Trieste perché diventasse Museo. L'arredamento sfarzoso rispecchia il gusto eclettico della seconda metà dell'Ottocento e per la sua integrità la casa sprigiona un'atmosfera suggestiva, ove vivido è il ricordo della famiglia che vi abitò per due generazioni. Ciascun salotto si connota per uno stile e un colore diversi e negli ambienti tutto è perfettamente en suite: i pavimenti in legno intarsiato, i soffitti, le cornici in gesso, le tende in pizzo francese, le linee del mobilio. La disposizione di questo, assieme all'abbondanza di poltrone e divani, rivela la consuetudine a ricevere: venivano organizzati incontri musicali, serate culturali in cui si leggevano poesie e si esibivano novità in materia di oggetti d'arte.
Comune di Trieste
Video realizzato da TCD
Con il contributo della regione Friuli Venezia Giulia
Festival del Cinema Europeo 2014: dialogo con Marco Bellocchio nel Teatro Romano
Affascinato dalla bellezza straordinaria del Teatro Romano di Lecce, sul balcone del Museo Storico Marco Bellocchio, uno dei protagonisti del Festival del Cinema Europeo 2014, resta a guardare per un po', immerso nei suoi pensieri. Così abbiamo deciso di ambientare la nostra intervista proprio nel cuore del Teatro, tra le pietre ancora umide di pioggia e i ragazzi affacciati dall'alto ad osservare. L'entusiasmo del Maestro compare in ogni sua parola, ripercorrendo la sua attività di oltre 50 anni. La stessa passione muove il regista de I pugni in tasca, La Cina è vicina, Il popolo calabrese ha rialzato la testa, Il diavolo in corpo, L'ora di religione, Buongiorno, notte, Il regista dei matrimoni, Vincere, Sorelle mai e Bella Addormentata. Il periodo è difficile, lo sa e lo è anche per chi racconta la storia di questo Paese, ma il Cinema ha il dovere di far riflettere su tematiche importanti che riguardano la vita di ognuno di noi. Bellocchio lo ha sempre fatto ed è intenzionato a farlo per molto altro ancora.Festival del Cinema Europeo 2014: dialogo con Marco Bellocchio nel Teatro Romano
aprile 30th, 2014 imovepuglia
Affascinato dalla bellezza straordinaria del Teatro Romano di Lecce, sul balcone del Museo Storico Marco Bellocchio, uno dei protagonisti del Festival del Cinema Europeo 2014, resta a guardare per un po', immerso nei suoi pensieri. Così abbiamo deciso di ambientare la nostra intervista proprio nel cuore del Teatro, tra le pietre ancora umide di pioggia e i ragazzi affacciati dall'alto ad osservare. L'entusiasmo del Maestro compare in ogni sua parola, ripercorrendo la sua attività di oltre 50 anni. La stessa passione muove il regista de I pugni in tasca, La Cina è vicina, Il popolo calabrese ha rialzato la testa, Il diavolo in corpo, L'ora di religione, Buongiorno, notte, Il regista dei matrimoni, Vincere, Sorelle mai e Bella Addormentata. Il periodo è difficile, lo sa e lo è anche per chi racconta la storia di questo Paese, ma il Cinema ha il dovere di far riflettere su tematiche importanti che riguardano la vita di ognuno di noi. Bellocchio lo ha sempre fatto ed è intenzionato a farlo per molto altro ancora.
L'accoglienza è stata straordinaria e il Festival del Cinema Europeo 2014 rende a lui omaggio, alla sua carriera attraverso la proiezione dei suoi film, la presentazione del volume Marco Bellocchio. Morale e Bellezza, curato da Sergio Toffetti e la mostra Marco Bellocchio. Disegni e Quadri d'autore -- Il pittore, il cineasta. L'esposizione, curata da Andrea Gambetta e Massimiliano Di Liberto, proporrà dipinti, disegni e frammenti di storyboard di Bellocchio e sarà visitabile fino al 2 giugno al Museo Storico della città di Lecce. Di particolare interesse, la sezione della mostra riguardante una raccolta di dipinti ad olio realizzati dallo stesso regista in età giovanile che il pubblico più attento ricorderà di aver visto nelle scene del film L'ora di religione e che mostrano un inedito Bellocchio pittore. I dipinti saranno affiancati da un ampio numero di disegni e di storyboard. Questo genere di lavoro ha da sempre accompagnato il concepimento creativo del regista fin dagli esordi. Appunti e idee fissate sul foglio da disegno prima della realizzazione di film come I pugni in tasca, ma anche di lavori più recenti con Buongiorno, notte, Vincere e Bella Addormentata. Tutti i disegni ed i dipinti appartengono all'archivio personale di Bellocchio, alla cui opera cinematografica è stato recentemente dedicato un omaggio dal Moma di New York.