Abbazia di Mirasole - Italian sacred monuments - Opera (MILANO)
Mirasole è un'abbazia della prima metà del XIII secolo, che si trova presso Milano, nel comune di Opera.
Era una delle cascine-abbazie tenute dall'ordine degli Umiliati, che si dedicavano alla coltivazione dei campi e alla fabbricazione di panni di lana con sistemi innovativi per l'epoca: Mirasole possedeva le uniche macchine del circondario che rendevano possibile la trasformazione della lana in feltro.
Intorno all'abbazia e alle sue attività economiche si sviluppò il centro di Opera.
L'ordine fu soppresso nel 1582 e l'abbazia fu officiata dagli Olivetani. I beni passarono al Collegio Elvetico. Nel 1797, l'intera struttura dell'Abbazia venne assegnata da Napoleone in proprietà alla 'Fondazione Policlinico' di Milano che, anche sotto l'impulso dell'Associazione per l'Abbazia di Mirasole, costituitasi nel 1981, ne curò i restauri. Vi si tengono in ottobre concerti di musica sacra.
Il 22 febbraio 2013, cinquecento anni dopo la partenza degli ultimi inquilini religiosi dell'abbazia, la Fondazione Policlinico di Milano ha affidato il complesso monastico in comodato gratuito per 99 anni all'ordine dei Canonici regolari premostratensi[1].
Nel mese di luglio 2015 i frati presenti nell'abbazia hanno comunicato alla Fondazione Policlinico di Milano il recesso dal contratto di comodato a seguito della riduzione del loro numero da 12 a 5. Dovrebbero, ai sensi degli accordi stipulati, permanere nell'abbazia fino al 29 giugno 2016. La notizia ė pubblicata nell'edizione online del Corriere della Sera del 13 settembre 2015.
Tra storia e memoria. I 150 anni del Politecnico di Milano
Le campane del Seminario di Milano, Venegono Inferiore (VA) - Concerto I
Venegono Inferiore (VA), Seminario Arcivescovile Pio XI di Milano
Carillon di 25 campane in scala cromatica di Reb3 (Angelo Bianchi 1930)
Concerto solenne per il Regina Caeli di Pentecoste
La storia del Seminario di Milano ebbe inizio il 10 dicembre 1564, data in cui l'arcivescovo Carlo Borromeo inaugurò la prima sede al fine di attuare le decisioni dettate dal Concilio di Trento, terminato l'anno precedente. La prima sede, situata presso Porta Ticinese, venne trasferita l’anno successivo sul Corso di Porta Orientale, andando a occupare la prepositura di San Giovanni Battista degli Umiliati. Intorno a questo primo nucleo si sviluppò ben presto quella che fu la sede storica, il Seminario di Porta Orientale, sotto la sapiente direzione del cardinale Federico Borromeo, cugino di San Carlo. Il Seminario di Porta Orientale, conosciuto in epoca più recente come Seminario di Corso Venezia, rimarrà la sede centrale del Seminario di Milano fino al 1930. Durante l'episcopato di Carlo Borromeo vennero creati altri due luoghi per la formazione del clero: il Seminario della Canonica (1570) e il Collegio Elvetico (1579) , destinato a ospitare i futuri sacerdoti dei cantoni svizzeri. Accanto a queste sedi il Borromeo distribuì nella diocesi altri luoghi, al fine di raccogliere i ragazzi che desideravano accostarsi alla vita e alla formazione clericale: nascono i seminari minori di Somasca, Celana, Arona, Inverigo e Pollegio. Con l'arcivescovo Cesare Monti la situazione logistica del Seminario di Milano assunse una configurazione più determinata: con la fondazione della sede di Monza (1638) e la conseguente chiusura di quella di Inverigo, gli edifici deputati alla formazione dei futuri sacerdoti milanesi furono stabilmente sette, almeno fino al 1784. Nel Seminario di Porta Orientale si trovavano gli alunni di teologia e delle classi minori; il Seminario della Canonica ospitava alcuni giovani cui venne richiesta una preparazione essenziale al sacerdozio. Il Collegio Elvetico preparava i futuri sacerdoti per la Svizzera, insieme ad altri destinati alla diocesi di Milano. A Monza il Seminario minore apriva le sue scuole di grammatica anche ai ragazzi della città, così come nelle sedi di Arona, Celana e Pollegio. Nel 1784 il Seminario minore di Celana è ceduto a Bergamo, mentre due anni più tardi è inaugurato a Pavia, per volere dell'imperatore Giuseppe II, il Seminario Generale che raggruppava i chierici di teologia delle diocesi della Lombardia austriaca. Con l'avvento di Napoleone venne soppresso il Collegio Elvetico, mentre il Seminario della Canonica è requisito per fini militari; l'unica sede riconosciuta fu il Seminario di Porta Orientale, che nel frattempo aveva ripreso le attività dopo la breve parentesi pavese. Nel 1795 venne creato il Seminario minore di Castello sopra Lecco; questo venne ben presto sostituito dalla sede di Seveso, costituita nel 1818 dopo la concessione del convento domenicano di San Pietro Martire. Nel 1900 venne inaugurato un piccolo seminario presso il Duomo, il Seminarietto, che ospitava giovani chierici deputati al servizio liturgico della cattedrale. Nel 1926 l’abate Schuster venne inviato da papa Pio XI, ambrosiano di nascita, come visitatore apostolico nel Seminario di Milano. Uno dei principali compiti fu quello di progettare una nuova sede centrale, poiché l’antica sede di Corso Venezia era ormai fatiscente; inoltre il papa voleva che i futuri preti ambrosiani fossero educati in un clima di maggior concentrazione e raccoglimento. Abbandonata la gloriosa sede risalente a San Carlo, Schuster individuò nel colle del Belvedere, presso il comune di Venegono Inferiore, il sito adatto. La posa della prima pietra avvenne il 6 febbraio 1928, per mano dell'arcivescovo Eugenio Tosi. La monumentale costruzione venne innalzata nel giro di un paio d’anni, cominciando a ospitare la teologia e il liceo già alla fine dell’agosto 1930. Nel maggio dello stesso anno venne inaugurato il faraonico carillon di 25 campane, fuse per volere del nuovo arcivescovo Schuster e donate al seminario dalla città di Varese. Il Seminario Arcivescovile Pio XI di Venegono Inferiore venne inaugurato solennemente il 12 maggio 1935, come nuova sede centrale del Seminario di Milano. Con la chiusura progressiva delle altre sedi, ultima tra tutte quella di Seveso, il seminario è riunito stabilmente nella sede di Venegono Inferiore dal settembre 2013, per volere dell'arcivescovo Angelo Scola.
Milano da scoprire, Piazza Leonardo da Vinci
La ampia piazza denominata Città Studi dal 2016 è ritornata agli albori di quando, nel 1927 qui venne trasferito il Politecnico di Milano, che prima era insediato in piazza Cavour. Sono state eliminate le fastidiose automobili, ripristinato un ampio manto verde, innovato l'impianto sistema di illuminazione, resa fruibile ai cittadini e non solo agli studenti tutta l'area.
Milano da scoprire, Politecnico alla Bovisa
Un breve percorso attraverso alcune realizzazioni architettoniche del Politecnico di Milano nella nuova sede nel quartiere Bovisa. Nel 1989 vennero restituiti all'uso alcuni stabili dell'inizio '900 e alcuni ex capannoni industriali. Nel percorso nostro sono rappresentati anche alcuni dei laboratori in uso per i corsi.
Per il sottofondo musicale abbiamo scelto, questa volta, un pezzo jazz. Buona visione e buon ascolto.
ROMA - CONSIGLIO DEI MINISTRI | Prefettura BAT: ordine del giorno
ROMA - CONSIGLIO DEI MINISTRI | Prefettura BAT: ordine del giorno
Il Consiglio dei ministri di oggi, su proposta del ministro dell'interno, Roberto Maroni, ha approvato uno schema di regolamento recante l'istituzione della Prefettura-Ufficio territoriale del governo nelle province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani, al fine di assicurare, in via continuativa, la funzionalita' complessiva dell'amministrazione dell'Interno sul territorio, con particolare riferimento ai temi della sicurezza, della garanzia dei diritti civili e della promozione della coesione sociale.
Sul provvedimento saranno acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari.
Si tratta di un provvedimento non definitivo ma essenziale nella procedura che porterà alla piena attivazione delle prefetture nelle province ultime nate in Italia. Solo al temine di questo lungo e complesso iter, infatti, potranno essere attribuiti alla Prefettura della Bat i pieni poteri che spettano ad una sede provinciale del Governo. La Prefettura della Bat, in particolare, ha sede presso il Real Monte di Pietà di Barletta, ma per tutte le funzioni più importanti deve ancora fare riferimento alla Prefettura di Bari, con tutte le difficoltà che questo comporta. Dal Consiglio dei ministri di oggi, insomma, potrà arrivare un nuovo impulso per la completa attuazione della legge istitutiva della Provincia di Barletta-Andria-Trani.
fonte: Guarda tutte le videonews e gli approfondimenti all'indirizzo
barlettanews24.it - Il portale di informazione dedicato alla città di Barletta