BOLZANO 1928 - inaugurazione monumento alla Vittoria
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L E G G E R E
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Voluto da Mussolini in ricordo dei Caduti della Grande Guerra, doveva essere dedicato a Cesare Battisti, ma considerata l'opposizione della moglie all'utilizzo della figura dell'eroe trentino a fini propagandistici da parte del regime e riesaminata la posizione dello stesso riguardo l'annessione dell'Alto Adige, si optò per la versione dedicata alla Vittoria.
L'area scelta è quella dell'incompiuto complesso celebrativo ai Kaiserjäeger caduti, la cui edificazione avviata nel 1917 venne interrotta in seguito al crollo dell'impero austro-ungarico.
L'opera, che si trovava in posizione antistante rispetto l'attuale monumento, viene smontata e il materiale riutilizzato nella realizzazione del nuovo progetto.
Posto di fronte al centro storico a snodo fra la vecchia e la nuova città, il monumento è in realtà fulcro di un vasto piano politico-urbanistico mirato all'italianizzazione del territorio.
La posa simbolica della prima pietra ha luogo il 26 giugno 1926.
alla presenza di Re Vittorio Emanuele III e dei generali Luigi Cadorna e Pietro Badoglio,
la cerimonia prevede la posa di tre pietre provenienti rispettivamente dal Monte Corno, Monte Grappa e San Michele, legate da calce realizzata con acqua del Piave versata dal Re.
Durante la cerimonia viene murata anche una pergamena con dedica di Gabriele D'Annunzio.
Tecnicamente, la progettazione di Marcello Piacentini è molto raffinata, s'avvale di correzioni ottiche per il dimensionamento delle proporzioni, l'inclinazione dei piani e la scelta dei toni chiaroscurali.
14 colonne a fascio littorio sorreggono l'attico con la Vittoria saettante opera marmorea di Arturo Dazzi. Il distacco accentuato tra questi elementi di sostegno e la struttura orizzontale di coronamento fa sì che quest'ultima appaia come un immenso sarcofago.
Nelle colonne la scure sostituisce decorativamente il capitello, è questo un elemento talmente connesso alla strutturazione d'insieme che chi volesse sopprimere il simbolo distruggerebbe il Monumento.
L' uso della pietra è molto ricercato, ogni pezzo è singolarmente pensato, sagomato fuori opera e ha collocazione univoca per le accennate correzioni prospettiche d' insieme.
vengono utilizzati 8 tipi diversi di pietre:
lo zandobbi, marmo biancoroseo del bergamasco ed il botticino di Brescia per il corpo,
marmo verde delle Alpi e cipollino dorato del Piemonte per le pareti interne,
porfido della Val Canonica per l'altare,
giallo di Siena e nero di Como per il pavimento,
pietra grigia di Merano per il basamento della cripta.
In bronzo sono fuse le porte della cripta, il gruppo dell' altare, il soffitto a lacunari e i candelabri.
All'interno si trova l'ara dedicata ai caduti,
dominata al centro dal Cristo Redentore, lavoro in bronzo di Libero Andreotti,
affiancato ai lati da due grandi nicchie che ospitano i busti dei tre martiri irredentisti realizzati da Adolfo Wildt: Cesare Battisti sulla destra, Fabio Filzi e Damiano Chiesa sulla sinistra.
Nella cripta sottostante, con l'accesso sul retro ritagliato secondo il modello arcaico del dromos, è deposta l'urna con la terra sacra dove caddero i Martiri di Trento.
Trovano posto anche due affreschi di Guido Cadorin e arredamenti di Sascha Cucchetti.
Sul frontale sotto la Vittoria alata, la contestata iscrizione latina in lettere di bronzo alte 28 cm. a caratteri romani:
« HIC PATRIAE FINES SISTE SIGNA
HINC CETEROS EXCOLVIMVS LINGVA LEGIBVS ARTIBVS »
« Qui i confini della Patria. Colloca le insegne
Da qui educammo gli altri con la lingua con le leggi con le arti »
l'epigrafe evoca l'immaginario dialogo tra un legionario romano della Xª Regio di Druso (15 a.C.) e un fante del Piave (1918).
Sul retro invece si trovano tre medaglioni raffiguranti la Nuova Italia, l'Aria e il Fuoco, di Pietro Canonica.
L'opera è stata finanziata con una sottoscrizione popolare in tutta Italia, aderiscono anche associazioni di italiani all'estero (Baviera, NewYork ecc) e alcuni sudtirolesi.
Si raggiungono in breve i 3 milioni di lire necessari (circa 2milioni di €uro attuali).
Il marmo viene offerto dagli industriali lucchesi.
L'inaugurazione ha luogo il 12 luglio 1928:
Alle 8.30 arriva il treno reale salutato da colpi di cannone sulla strada del Colle.
Con Re Vittorio Emanuele III arrivano Costanzo Ciano, Italo Balbo (futuro eroe dell'aria), Giovanni Giuriati e Achille Storace.
Alla cerimonia in perfetto stile fascista, partecipano anche 23 bande di paese, molte in costume tirolese, scese più o meno spontaneamente dalle valli di tutto l'Alto Adige.
Il Monumento alla Vittoria è probabilmente l'opera fascista più contestata del dopoguerra.
Testimonianza storica di un ventennio che comunque è esistito e va ricordato, anche solo se come monito.
La storia del 900 va rielaborata, non cancellata e nemmeno accantonata.
A Bolzano inaugurazione del monumento alla Vittoria d'Italia
Giornale Luce A0137 del 07/1928
Descrizione sequenze:il monumento alla Vittoria di Bolzano ; particolare delle colonne ; busti marmorei ; una statua in bronzo ; rappresentanti del comune di S. Genesio ; arrivo delle automobili ; un gruppo di tre sacerdoti benedice il monumento ; sul palco reale, Vittorio Emanuele III - Giuriati pronuncia il discorso ufficiale, ma è nascosto dalla feluca del valletto ; processione di combattenti e camicie nere verso il monumento - portano vessilli e bandiere italiane ; sul palco il re parla con Giuriati, accanto ad essi Italo Balbo ; il corteo sfila davanti al palco reale ; il corteo giunge al monumento ; la banda musicale altoatesina ; il corteo traversa il ponte sulla Talvera, passa davanti al palco reale, quindi giunge al monumento ; tra il pubblico che assiste alla cerimonia donne e anziani combattenti e garibaldini ; sfilata di giovani italiane e di balilla ; visita del re al monumento ; il piazzale gremito di combattenti e miliziani ; scortato dalle biciclette, il corteo delle auto si allontana ;
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A Bolzano inaugurazione del monumento alla Vittoria d'Italia
Giornale Luce A / A0137
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MONUMENTO ALLA VITTORIA BOLZANO
Un breve reportage sulle condizioni in cui versa il Monumento alla vittoria di Bolzano.
Il possente Monumento alla Vittoria sorge nei pressi di Ponte Tàlvera. La sua costruzione fu voluta dal governo fascista dellepoca, anzi direttamente da Benito Mussolini, per celebrare la vittoria italiana della prima Guerra Mondiale. Costruito nel 1926-1928 su progetto di Marcello Piacentini, il monumento reca evidenti simboli del fascismo. In effetti, esso ha laspetto di un arco di trionfo degli antichi imperatori romani. Il richiamo a Roma imperiale è rafforzato da un ordine gigante di fasci littori e dalliscrizione latina a grandi caratteri di bronzo, che campeggia sul frontespizio orientale del monumento:
HIC PATRIAE FINES SISTE SIGNA HINC CETEROS EXCOLVIMVS LINGVA LEGIBVS ARTIBVS
(qui i confini della patria - colloca le insegne - da qui educammo gli altri con la lingua, le leggi, le arti)
Allinterno del monumento sono collocate le erme di Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, opera di Adolfo Wildt, con la collaborazione di artisti italiani: L. Andreotti, G. Cadorin, P. Canonica, A. Dazzi e G. Prini.
Fin dallinizio, il monumento e liscrizione furono contestati dalla popolazione di lingua tedesca, che in essi ha voluto leggere un simbolo della forzata italianizzazione dellAlto Adige. Le erme degli irredentisti furono danneggiate l8 settembre 1943; il monumento subì un attentato terroristico nel 1978.
Un percorso espositivo nel Monumento alla Vittoria di Bolzano
Monumento alla Vittoria di Bolzano BZ '18--'45. Un monumento, una città, due dittature.
Questo il titolo del percorso espositivo che illustra la storia del monumento di Marcello Piacentini eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928.
Dal 21 luglio di quest'anno il Monumento scende dal suo piedistallo diventando liberamente percorribile e visitabile.
Si contestualizza storicamente attraverso un'esposizione permanente ospitata nella sua cripta e negli ampi vani sotterranei ad essa adiacenti.
Ospite d'eccezione per la cerimonia d'inaugurazione è stato il Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini.
Accompagnato dal Sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, dal Presidente della Provincia Arno Kompatscher e dal Commissario del Governo Elisabetta Margiacchi, il Ministro ha voluto visitare le sale della che ospitano il museo. L'obiettivo è quello di ricordare, comprendere e unire.
Monumento alla Vittoria
Monumento alla Vittoria
Bolzano Monumento Alla Vittoria
Bolzano Monumento Alla Vittoria
BZ '18-'45: un monumento, una città, due dittature
Il percorso espositivo BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature, aperto al pubblico nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Esso affronta il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.
Via cancellata monumento Vittoria
Centro di documentazione nel monumento alla Vittoria: firmato l'accordo
Centro di documentazione nel monumento alla Vittoria: firmato l'accordo
Bolzano Italy , Time Lapse 360° Piazza della Vittoria Bz
Time Lapse 360° Bolzano Piazza della Vittoria 2017
Made by Shantunu & Rihan
La Scuola Adotta un Monumento | Il Monumento alla Vittoria
La scuola adotta un monumento, nato a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d’intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze, è un progetto permanente rivolto al rispetto del patrimonio storico-artistico, che coinvolge scuole di tutta Italia e che incentiva i ragazzi a conoscere e comprendere la storia dei monumenti simbolo della propria città. La classe 1B-2017/18 ha scelto il Monumento alla Vittoria per il suo significato ideologico strettamente connesso alla storia del territorio; studiandone il passato e la sua costruzione, per poi filmare e registrare un video illustrativo. La classe si è aggiudicata un posto di rilievo nella classifica nazionale, venendo premiata in una cerimonia a Palazzo Reale di Napoli il 9 novembre 2018.
Narratori: Francesca Bisogno, Angelica Repole e Federico Berti
Audio e Video: Luca Bressan, Johannes Gostner
Montaggio: Nisha Mateotti e Giulio Ramaroli
Responsabile del progetto: Rosa di Marco
Si ringrazia l'Assessorato ai Beni Culturali della Provincia di Bolzano.
Monumento alla vittoria La lunga notte dei musei di Bolzano 2016
Bolzano, 25 novembre 2016
DIE LANGE NACHT DER BOZNER MUSEEN
Siegesdenkmal
La visita del Duce alla città.
Giornale Luce B0741 del 04/09/1935
Descrizione sequenze:arrivo del Duce nella città di Bolzano tra entusiastiche accoglienze della popolazione locale ; il Duce in macchina percorre le vie della città coperto di fiori e applausi ; il Duce si reca a rendere omaggio al monumento ai Caduti ; gli interni del monumento ; i busti marmorei dedicati a Battisti, Filzi e Chiesa ; L'ingresso dell'Istituto Nazionale per derelitti ; il Duce si intrattiene con una bambina che gli consegna un mazzo di fiori ; il Duce visita la sede dell'O.N.B. fra le continue calorose manifestazioni di entusiasmo dei bolzanini ; il Duce saluta al termine della visita ;
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Italia. Bolzano
Giornale Luce B1599 del 11/10/1939
Descrizione sequenze:zona periferica di Bolzano ; cartello dell'istituto case popolari ; il nuovo Rione Popolare Dux, case a due piani con un piccolo terreno ; cerimonia di inaugurazione del nuovo quartiere, un religioso benedice il quartiere, autorità fanno il saluto fascista, folla ; le autorità visitano il quartiere ; le autorità entrano in una casa ; le case del quartiere ; le autorità sfilano, fascisti schierati ; gli orti nei terreni in dotazione alle case popolari ;
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IV Novembre, vietato depositare rose al Monumento alla Vittoria
Relitti fascisti a Bolzano
Intervista a Martha Verdorfer (storica), Carlo Calderan (architetto), Nicola Angelucci (Italia Nostra)
Estratto dal film documentario Condominio Bolzano Architettura e Società (studioZEM 2008 di Andreas Perugini e Luciano Stoffella)
Monumento alla vittoria inaugurato il museo
Brindisi. XV Annuale della Vittoria. S.M. il Re inaugura il monumento che consacra la gloria del
Giornale Luce B0361 del 11/1933
Descrizione sequenze:La gente accorsa sul litorale del porto di Brindisi per la cerimonia ; Il monumento in onore del marinaio italiano ; Particolari del monumento ; Panoramica sulla piazza piena di folla e di bandiere ; Il palco autorità ; Molte bandiere ; Nave della Marina militare italiana ; Il Re scortato da autorità militari presenzia all'inaugurazione ; La folla presente alla cerimonia con la nave sullo sfondo ; Il monumento al marinaio italiano ; La cerimonia religiosa d'inaugurazione ; Il Re segue con interesse la cerimonia ; Il Re inaugura il monumento ed entra al suo interno ; Un gruppo di marinai segue la manifestazione ; Il Re al termine della visita lascia il luogo dove è sito il monumento ; La folla presente nella piazza ;
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La celebrazione degli Altoatesini caduti
Giornale Luce B1312 del 01/06/1938
Descrizione sequenze:Starace accolto da una grande folla a Bolzano ; il monumento ai caduti con i fasci littori ; il segretario del partito depone una corona di alloro ; l'appello degli Altoatesini caduti nella guerra spagnola e in quella di Africa ; la colonnina del confine del Brennero ; 500 automobili sfilano per le strade di Bolzano ; il raduno è stato indetto dal RACI ; Starace assiste alla sfilata delle automobili ;
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