Il Naviglio della Martesana
Nel 1457 Francesco Sforza firmò il decreto che autorizzava la costruzione del secondo Naviglio lombardo che fu detto il Naviglio Piccolo. Il video presenta un viaggio lungo il percorso del Naviglio della Martesana alla ricerca dei segni che testimoniano le diverse funzioni svolte dal canale (trasporto merci, uso irriguo, sfruttamento delle acque per fornitura di energia elettrica ... etc). Viene descritto anche il paesaggio circostante nei suoi aspetti sociali e culturali (palazzi e ville di campagna, mulini, ponti).
di Daniela Trastulli
prodotto da Medialogo - Provincia di Milano
Milano, 1996, 24 min.
Naviglio Martesana, Gongorzola, Lombardy, Italy, Europe
The Naviglio della Martesana is a canal in the Lombardy region, Northern Italy. Running from the Adda river, in the vicinity of Trezzo sull'Adda, to Milan, it was also known as Naviglio Piccolo. It is part of the system of navigli of the Milan area. Approximately 38 kilometres long, with a substantial section covered over or infilled, its width varies between 9 and 18 metres, while the depth is between one and three metres. Originally named Naviglio Piccolo, it subsequently changed to Martesana from the name of the county across which it runs. Along the way it crosses the boundaries of the villages of Trezzo sull'Adda, Vaprio d'Adda, Cassano d'Adda, Inzago, Bellinzago Lombardo, Gessate, Gorgonzola, Bussero, Cassina de' Pecchi, Cernusco sul Naviglio and Vimodrone, and gives the name Martesana to all this area. The canal enters Milan alongside Via Padova until Cassina de' Pomm: at the junction with Via Melchiorre Gioia it disappears underground following the route of Via Melchiorre Gioia itself southwards. In the past it would have passed through the Fossa dell'Incoronata and the Laghetto di San Marco to connect with the Fossa Interna (or Inner Ring). Today, after merging with the river Seveso, the underground course becomes the Cavo Redefossi in the vicinity of Porta Nuova, runs under the cerchia dei bastioni to Porta Romana, follows Corso Lodi and Via Emilia, finally ending up in the River Lambro. The history of the canal begins on June 3, 1443, date of a document by Filippo Maria Visconti, Duke of Milan, approving an ambitious project put forward by a group of illustrious Milanese citizens led by Catellano Cotta, the duke's administrator for the salt monopoly. The project aims to deviate the River Adda and thus build a canal for irrigation and to feed up to 16 mill wheels. The design included a water intake positioned just below the castle of Trezzo sull'Adda, where the natural course of the river narrows, therefore producing a current sufficient to guarantee a constant flow of water. The canal was to run alongside the river until Cassano d'Adda, where it would curve away in a south-westerly direction towards Milan, then hug the town walls of Inzago, turn towards Trecella and Melzo, and finally end up in the River Molgora. Because of the political situation of the time, nothing happened until 1457, when Francesco Sforza's edict, underwritten by Cicco Simonetta, marked the start of design work. The project was seen as being of great public benefit: since the war between Milan and Venice, Sforza had realised the military and economic potential of a navigable canal in an area that, at the time, was considered to be of strategic importance to the dukedom. So he modified the original project, to put it into a wider context giving the city of Milan a water connection to the Rivers Adda and Ticino.
It was constructed by the engineer Bertola de Nova (1410–75) and inaugurated in 1465 by Bianca Maria Sforza. Today it is a popular recreational area, known for its tranquil and traffic free cycling paths. No known publications in English, but a mention can be found on p. 34–35 of Hadfield's World Canals, 1986. ISBN 0-7153-8555-0. For an Italian bibliography see the Italian version of this article on the Italian Wikipedia.
ITALIA COAST TO COAST | C2C | Navigli Martesana e Pavese | Cassano d'Adda, Milano, Pavia [ENG SUBS]
???????? Eccoci alla quinta tappa del nostro costa a costa dell'Alta Italia, lungo i navigli Martesana e Pavese, da Cassano d'Adda a Pavia. Il Duomo di Milano ci sorprende ogni volta, ma la Certosa di Pavia ci riempie di grandissima meraviglia, increduli di come si possa dare vita al marmo... Arrivo a Pavia, dormiremo vicino al Ponte Coperto (dove c'è un altro pezzetto dei nostri cuori), dalla Signora Angela della Residenza i Mille, che già ci conosce e ci fa sentire ogni volta come a casa.
???????? Here we are at the fifth stage of our Italy coast to coast, along the Martesana and Pavese canals, from Cassano d'Adda to Pavia. The Cathedral of Milan surprises us every time, but the Certosa di Pavia fills us with great wonder, with all those incredibly carved marble ... Arrival in Pavia, we will sleep near the Covered Bridge (where there is another piece of the our hearts), by Signora Angela of Residenza i Mille, who already knows us and makes us feel at home every time.
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La ciclabile del Naviglio Grande :
La ciclabile dell'Adda :
Ciclovia Destra Po :
Ciclovia del Po. Primo tratto. In bicicletta dalla sorgente a Cremona :
Ciclovia del Po. Secondo tratto. In bicicletta da Cremona al mare Adriatico :
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Camminare sul Naviglio Martesana fino a Milano
Passeggiata da Cassina de' Pecchi - Piazza Duomo a Milano in 4 ore.
Lungo il Naviglio Martesana sulla pista ciclabile Ciclovia della Martesana. Tra Parchi, ville storiche come Villa Alari a Cernusco sul Naviglio fino a dove il Naviglio va sotto terra a Milano e poi da Stazione Centrale, Porta venezia, il parco del Museo delle Scienze Naturali fino in Duomo.
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Scopri il Naviglio Martesana fino alla fine della ciclabile a Cassano d’Adda
CASSINA DE’ POMM (CANALE MARTESANA, MILANO, ITALY)
CASSINA DE’ POMM / LA CASCINA DELLE MELE
La Cassina de' Pomm si trova alla fine di via Melchiorre Gioia ed è il punto in cui il naviglio Martesana inizia il suo percorso coperto verso il centro di Milano. L'attuale Trattoria Martesana ha preso il posto dell'antica Cassina de’ Pomm, nei secoli passati rinomato albergo, osteria e punto di ristoro per i viaggiatori tra cui Napoleone Bonaparte, il poeta Carlo Porta e lo scrittore francese Stendhal. La “Cassina” una volta era l’albergo, o l’osteria, mentre la vera Cassina si trovava nel suo recinto con in mezzo il nobile palazzotto cinquecentesco che delimita la piazza. Questa parte del naviglio Martesana una volta svolgeva la funzione di piscina per i ragazzi del posto e delle vicinanze. L’osteria era frequentata da uomini che la consideravano una seconda casa, che vi si rifugiavano per sfuggire alle difficoltà della vita familiare e per stare in compagnia. Le donne invece non la frequentavano affatto rimproverando i mariti con la tipica frase “ciappaa la ca’ per un albergo”, perché tornavano a casa solo per mangiare e per dormire trascorrendo il loro tempo libero all’osteria. Appena il locale apriva si consumava vino in grande quantità, ma anche grappa, marsala, liquori, bibite, aperitivi e caffè espresso. Prevaleva comunque il vino e in media un uomo ne beveva da uno a tre litri al giorno “el vinasch negher come l’incoster” e per il bevitore non aveva importanza se era genuino, o “ faa con i polverin”. Consumavano prevalentemente vino Barbera tagliato con i vini del sud. Le ordinazioni comprendevano el bicer, la staffa, el calis, la tazza, el bussolot ed anche el cavurin, in quanto la banconota da due lire, costo di un bicchiere di vino, portava il ritratto di Cavour. L’osteria apriva al “matin buonura” ed era subito frequentata dai “grapat”, quelli che iniziavano la giornata bevendo un grappino. In particolare lo facevano i “cavalant” ed i ”caradur” (quelli con carro e cavallo) per difendersi dal freddo e dalle malattie. Dopo le dieci era proibita la vendita della grappa, perciò gli avventori bevevano prima un marsala all’uovo e più tardi un “vermutin”. L’osteria era aperta fino a mezzanotte ed oltre, non aveva turni di riposo ed infatti era accessibile 364 giorni e mezzo all’anno. Chiudeva solo il pomeriggio di Natale, ma se qualcuno aveva bisogno poteva bussare sul retro e venire accolto dal padrone (l’ost). Il luogo era inteso come servizio per il pubblico in cui l’individuo poteva esprimere la propria opinione in libertà. L’unica limitazione che aveva era quella di non offendere i presenti, ma non sempre questo avveniva o perché si era bevuto troppo, o per altri motivi e di conseguenza si potevano scatenare risse furibonde. Galleria di immagini di archivio e riprese video effettuate venerdì 15 agosto 2014.
la Milano che non c'è più - il Naviglio Martesana
Un angolo di Milano che rivive in splendide foto d'epoca.
Il Naviglio della Martesana - Trailer
Il Naviglio della Martesana
di Daniela Trastulli
Nel 1457 Francesco Sforza firmò il decreto che autorizzava la costruzione del secondo Naviglio lombardo che fu detto il Naviglio Piccolo. Il video presenta un viaggio lungo il percorso del Naviglio della Martesana alla ricerca dei segni che testimoniano le diverse funzioni svolte dal canale (trasporto merci, uso irriguo, sfruttamento delle acque per fornitura di energia elettrica ... etc). Viene descritto anche il paesaggio circostante nei suoi aspetti sociali e culturali (palazzi e ville di campagna, mulini, ponti).
Consoli di Milano: Lungo il canale della Martesana - 29 gennaio 2012
Iniziativa congiunta fra i Consoli Touring di Milano e il Club Alpino Italiano - Sezione di Milano:
una passeggiata di 15 km. lungo il Naviglio della Martesana da Milano-Gorla a Cassina de' Pecchi attraversando i comuni di Cologno Monzese, Vimodrone e Cernusco sul Naviglio.
Navigare in Lombardia: Naviglio Martesana
Per informazioni navigareinlombardia.it
In bici a Milano sul Naviglio Martesana
A due passi da casa se hai una bici trovi il bello di Milano...
Vaprio d'Adda, Naviglio della Martesana
In navigazione sul Naviglio della Martesana da Vaprio d'Adda a Concesa di Trezzo all'interno del Parco Adda Nord
VILLA FORNACI (MILANO, ITALY)
Villa Fornaci (Vila Furnàs in dialetto milanese) è un piccolo centro sul naviglio della Martesana, diviso amministrativamente fra il comune di Bellinzago Lombardo e quello di Gessate, in provincia di Milano, Lombardia, Italia. Il confine tra la parte gessatese e quella bellinzaghese è tracciato dalla Strada Statale 11 Padana Superiore. Questa località prende il nome dalle fornaci adiacenti alle cave di argilla, adibite alla produzione di mattoni e sorte in concomitanza con la costruzione del naviglio della Martesana. Abituale luogo di imbarco delle tradizionali discese in canoa-kayak organizzate dal Canoa Fluviale Martesana di Cernusco sul Naviglio.
MILANO NAVIGLIO MARTESANA
Una passeggiata al buio dell'inverno, presso il naviglio Martesana sotto le luci della notte, e la nebbia di Milano.
Ciclovia della Martesana da Cassina de Pecchi al Duomo di Milano
La pista ciclabile della Martesana si sviluppa su un percorso che da via Melchiorre Gioia a Milano, arriva fino a Trezzo sull’Adda.
Parchi, spazi pubblici, campi costeggiano il Naviglio Martesana e la sua ciclabile per tutti i 31 km di lunghezza e il passaggio dalla campagna alla città è dolce ma costante.
Questo tratto parte da Cassina de’ Pecchi, a metà strada tra Milano e Trezzo sull’Adda e arriva fino a piazza Duomo a Milano.
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Il Naviglio della Martesana Milano da scoprire
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Ciao, sono Elena, questa bella giornata di primavera 2019 mi ha portato a fare una passeggiata lungo il Naviglio della Martesana, da via Melchiorre Gioia fino a Crescenzago.
A volere il Naviglio della Martesana fu Francesco Sforza nel 1457. Il valore architettonico delle residenze che costeggiano il Naviliett, soprattutto a Crescenzago, e che ricordano la sua antica anima: quella di zona di villeggiatura.
Costruite tra il 1500 e il 1800, nel borgo esistono ancora 18 tra ville nobiliari e dimore patrizie.
Tra paperelle e germano ecco la diva: la nutria a grande richiesta!
Grazie per avermi fatto compagnia in questa passeggiata!
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Arrivederci al mio prossimo video!
La Martesana a Cassina de' Pomm - Milano invita 072
Il naviglio Martesana fu ideato da Filippo M.Visconti come canale per le irrigazioni, e nel 1457 Francesco Sforza avviò i lavori per la sua realizzazione come canale navigabile per collegare Milano all'Adda e al lago di Como, utilizzandolo non solo per l'irrigazione dei campi e come fonte di energia idraulica per i mulini, ma anche per scambi Commerciali.
Il naviglio Martesana in 15 tappe
Idrovia della Martesana: un'audioguida teatralizzata da ascoltare e da pedalare... lungo l'alzaia del naviglio martesana, da milano fino all'incile di trezzo o viceversa. un corso d'acqua che ha visto scorrere la Storia e le storie del nostro territorio. L'audioguida di visitaddave le farà rivivere in 15 tappe: luoghi, persone e avvenimenti riemergono dal passato grazie ai testi del teatro sostenibile koiné.
LA MARTESANA A MILANO, ITALY (3 of 3)
Naviglio Martesana, provincia di Milano, Lombardia, Italia.
Immagini del percorso lungo la pista ciclabile da Cologno Monzese fino a Porta Nuova a Milano.
Il Naviglio della Martesana (noto anche come Naviglio Piccolo) è uno dei navigli milanesi. La Martesana era un canale navigabile, poi declassificato, largo dai 9 ai 18 metri, profondo da uno a 3 metri e lungo 38,7 km (di cui alcuni interrati) che collega Milano con il fiume Adda dal quale riceve le acque a Concesa, poco a valle di Trezzo sull'Adda. Ebbe il nome Martesana per il contado che avrebbe attraversato da Francesco Sforza nel 1457, ancor prima che iniziassero nel 1460 i lavori per costruirlo. Il dislivello tra l'incile e il Naviglio di San Marco, superata la conca dell'Incoronata, era di 19 metri.. L'appellativo piccolo gli deriva dal confronto con il precedente e ben più importante Naviglio Grande.
CICLOVIA del NAVIGLIO MARTESANA MILANO CASSANO D'ADDA
MARTESANA CANOA FEST 2011 (MILANO, ITALY)
Martesana Canoa Fest, domenica 29 maggio 2011.
Tradizionale discesa in canoa-kayak del canale Martesana da Villa Fornaci (frazione di Gessate e Bellinzago Lombardo) a Cernusco sul Naviglio (Milano, Italia).
canoamartesana.it.
L'intero archivio fotografico comprende migliaia di fotografie, diapositive e filmati muti in 8 mm realizzati da Guglielmo Granacci (William, oltre 30000 km percorsi in canoa sui fiumi italiani, autore di libri e carte per la navigazione fluviale) per Canoa Club Milano, Federazione Italiana Canoa Fluviale ed Associazione Italiana Canoa Fluviale nel periodo 1955-2000.