MILVA CANTA BRECHT Live dal Piccolo Teatro Strehler di Milano 2008 Full concert
1 Milva LA BALLATA DELL'AGIATEZZA 2 Milva JAKOB APFELBOCK 3 Milva LA BALLATA DELLA SCHIAVITU' SESSUALE 4 Milva LA CANZONE DEI MARINAI 5 Milva RICORDO DI MARIA A. 6 Milva 3 NINNE NANNE, 1932 7 Milva MARIA SANDERS 8 Milva SOTTO LE QUERCE DI POSTDAM 9 Milva LA BALLATA DI CHI VUOL STAR BENE AL MONDO 10 Milva BALLATA DEL MAGNACCIA 11 Milva BILBAO SONG 12 Milva CANZONE DI UNA GIOVANE PUTTANA 14 Milva SURABAYA JOHNNY 15 Milva LA CANZONE DELLA MOLDAVA 16 Milva ALABAMA SONG
Alla caccia del Teatro – Benvenuti al Piccolo
«Due attori-esploratori si ritrovano in teatro, alle prese con un mistero da risolvere e un tesoro da scoprire – spiega il regista Davide Gasparro –. Insieme a loro, i giovani spettatori di Alla caccia del Teatro - Benvenuti al Piccolo scoprono i diversi spazi del Teatro Strehler, attraverso una caccia al tesoro tra indizi, prove da superare e nuove cose da imparare. Quale tesoro può nascondere il Piccolo Teatro? Un introvabile copione, un elaboratissimo costume o un prezioso oggetto di scena? Seguite la mappa, mettete insieme i pezzi e scoprirete che il tesoro più prezioso di un teatro è costituito dai suoi spettacoli: certo, non è un antico reperto né un forziere carico di monete d’oro; è un bene senza prezzo, incommensurabile, ma ha un valore immenso, perché frutto del lavoro e dell’amore di tante persone che fanno teatro in un modo tutto speciale, con attenzione per ogni dettaglio, creando Arte senza dimenticare il pubblico».
Teatro Strehler - Scatola Magica
dal 23 gennaio al 24 febbraio 2019
Alla caccia del Teatro
Benvenuti al Piccolo
a cura di Davide Gasparro
con Marica Mastromarino e Claudio Pellerito
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
piccoloteatro.org
piccoloteatro.tv
IVANCA ARDUSATAN IN MEDEA - PICCOLO TEATRO STREHLER MILANO
MEDEA OVVERO DELLA FELICITA' CONIUGALE
UN TESTO DI ROXANA MARIAN
DIREZIONE D'ATTORE -SIMONA GONELLA
PERFORMER IVANCA ARDUSATAN
Figura demoniaca di maga barbara e crudele , Medea è uno dei personaggi più notti , estremi e coinvolgenti del teatro antico.
Il poema drammatico in prosa ‘’Medea ovvero della felicità coniugale ‘’ di Roxana Marian è una rilettura contemporanea del personaggio in una chiave tragicomica che sfiora la genialità . Tema centrale non è l'efferato assassinio dei figli, quanto piuttosto la condizione della donna in relazione e contrasto con la famiglia. Il testo segue lo sgretolarsi del personaggio e degli eventi: dall'infanzia all'innamoramento, al parto alla celebrazione del Natale, dal pranzo della sacra famiglia all'ultima cena con la madre morente. Tutto ė trattato come anti-rituale, portando a una decostruzione e a una completa alienazione, quindi, ad un altro finale rispetto a quello del mito, ad un sacrificio più contemporaneo di quello originale. .
Il testo è punto d’ispirazione e catalizzatore per un puzzle di vissuti personali forti della performer IvAnca Ardusatan che s'intrecciano al destino del personaggio. Lo spettacolo ė nato prima come performance teatrale di strada , e poi ha trovato la forma attuale, dando casa all'urlo di una ‘’leonessa ‘’ , e mettendo a frutto un percorso istintivo/ intuitivo borderline .
Nella ritrovata direzione d’attore di Simona Gonella, il personaggio acquisisce concretezza, si raffina, incontra l’estrema fragilità e si colora delle varie sfumature della follia.
''Se dovessi analizzare la performance della protagonista e dare un mia visione dello spettacolo
“Medea , ovvero Della Felicità Coniugale“ rappresentato presso il “Teatrino di Corte Villa Reale” Monza, che ha visto protagonista e mattatrice l’Attrice con la a maiuscola IvAnca Ardusatan, tra le tante cose che ha distanza di tempo mi riverbera, negli occhi, nella mente e nell’anima è la sua capacità, di seguire la linea di pensiero del personaggio, dalla nascita alle varie fasi della vita, riuscendo a dosare la ricerca illusoria della felicità, sacrificando sul suo altare la propria libertà.
Tracciando un parallelismo, con un eruzione vulcanica partendo dalle cause, come si manifesta, gli effetti devastanti della sua azione, quando incontra esseri viventi.
Sovrapponendola, alle vicissitudini insite nel testo che il personaggio vive come un folle incubo, ma in verità, si tratta della cruda realtà.
Il messaggio nel testo, magistralmente espresso dall’artista è quello che comunque la vita rinasce, se ci si ribella, ricordandosi che la nostra dignità, non può essere calpestata, umiliata, annientata per nessun motivo. Il personaggio si azzera per il bene degli altri e dell’illusoria felicità assoluta che Ivanca riesce ad esprimere con tutto l’equilibrio armonico necessario, capacità innata, affinata da una tecnica sopraffina, che va dalla biomeccanica di Mejerchol’d, a l’Odin Teatret di Eugenio Barba, a Jerzy Grotowski, a K.S. Stanislavskij senza trascendere mai nel tecnicismo.
Va sottolineata, la capacità attoriale della protagonista di dosare il corpo, l'anima e l'intelletto del personaggio, con naturale espressività che il suo foll interiore le suggerisce a volte urlando, a volte parlando, e altre volte sussurrando cosa e come raggiungerla, istante per istante.
Nel testo la spettacolarità, imprevedibilità e modernità che mette al centro la superficialità nel vivere i veri valori della vita presente è paragonabile a l’energia, alla forza devastante nello stesso tempo affascinante del magma che fuoriesce imprevedibilmente dalle bocche, scendendo tutto il crinale fino giù, giù, giù come un'onda di fuoco con delle scelte che ti riscaldano quando sei a distanza rendendoti felice, al contrario quando più ti avvicini più i suoi effetti sono devastanti e le ferite che lascia per strada sono perenni.
La sua smisurata energia, si arresta incontrando un’altra energia immensa come il mare. Donandoci la speranza che anche dopo la devastazione dell’anima, può rinascere una realtà personale o di un popolo, come dopo la devastazione causata dal passaggio del magma, ricresce un fiore un filo d'erba, simboli della rinascita della vita.''
Giorgio PANGALLO
Serata Čajkovskij - Accademia Teatro alla Scala | Piccolo Teatro di Milano
Per il classico appuntamento natalizio, Frédéric Olivieri, direttore della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala, ha scelto di rendere omaggio ad uno dei maggiori compositori dell'Ottocento, Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Serata Ciaikovskij
Adagio della Rosa (da La Bella Addormentata)
coreografia Marius Petipa
Serenade
coreografia George Balanchine
La bella addormentata (estratto)
coreografia Mats Ek
Lo schiaccianoci (estratto)
coreografia Frédéric Olivieri
musiche Pëtr Il'ič Čajkovskij
con gli allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala
diretta da Frédéric Olivieri
produzione Fondazione Accademia Teatro alla Scala
in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa
Piccolo Teatro Strehler
dal 12 al 21 dicembre 2014
Milva - Surabaya Johnny - Milva canta Brecht (Piccolo Teatro Strehler)
Milva canta Brecht - Surabaya Johnny (Live dal Piccolo Teatro Strehler di Milano) -
Video estratto dal DVD Milva canta Brecht, registrato al Piccolo Teatro Strehler di Milano nel 2008, con la regia di Cristina Pezzoli, testi di Bertolt Brecht e musiche di Brecht, Hannas Eisler e Kurt Weill.
Iscriviti al canale:
Il meglio della musica Italiana
Ascoltaci su Spotify:
Seguici su:
16 gennaio - Piccolo Teatro Strehler - Pierfrancesco Maran
La città che vogliamo - con Beppe Sala
L'intervento di Pierfrancesco Maran al Piccolo Teatro Milano Strehler.
#BeppeSala #NoiMilano #PrimarieMilano
Milva - Milva canta Brecht - Full Concert Live
Milva, la Rossa, una delle artiste più carismatiche e coinvolgenti della storia della musica, interpreta in modo particolarmente intenso, in questo spettacolo live, il teatro di Bertold Brecht.
Non a caso, infatti Milva è considerata da molti l’interprete brechtiana per eccellenza in Italia.
Questo live si divide in tre parti: Ballate, Guerra, Figure femminili. Denso di: ironia, moralità, riferimenti alla società (passata & moderna), accenni alla guerra ed alla passione – soprattutto nell’ultima parte, quella dedicata alle donne. Uno spettacolo intenso anche dal punto di vista della moltitudine di situazioni, scene ed soggetti (tutti interpretati da Milva).
Tracklist:
Live from Piccolo Teatro di Milano
Prima parte
I. BALLATE
1. La ballata dell’agiatezza 0:00
2. Jakob Apfelböck 02:30
3. La ballata della schiavitù sessuale 06:10
4. Canzone dei Marinai 09:52
5. Ricordo di Maria A. 15:10
intermezzo musicale
Secondo finale de L’Opera da tre soldi
“Soldati e bombe”
II. GUERRA
1. 3 Ninne Nanne, 1932 24:15
2. Maria Sanders 31:42
3. Sotto le querce di Postdam 37:00
4. La ballata di chi vuol star bene al mondo 40:15
Seconda parte
III. FIGURE FEMMINILI
Intermezzo musicale
1. Tango Ballade (Ballata del magnaccia) 45:14
2. Bilbao Song 48:43
3. Canzone di una giovane puttana 53:11
Filmato prove con Giorgio Strehler dall’ “ Opera da tre soldi “
4. Il song di Mandelay 59:37
5. Surabaya Johnny 01:03:40
BIS
1. La canzone della Moldava 01:17:16
2. Alabama song 01:20:59
Iscriviti al canale:
Seguici anche su:
Ornella Vanoni, Sono nata qui: il concerto al Piccolo Teatro Strehler
Ornella Vanoni su Sky Arte l'esclusivo concerto
Watch video good:
Source:
Subscribe
Milva - Ricordo di Maria A. - Milva canta Brecht (Piccolo Teatro Strehler)
Milva canta Brecht - Ricordo di Maria A. (Live dal Piccolo Teatro Strehler di Milano) -
Video estratto dal DVD Milva canta Brecht, registrato al Piccolo Teatro Strehler di Milano nel 2008, con la regia di Cristina Pezzoli, testi di Bertolt Brecht e musiche di Brecht, Hannas Eisler e Kurt Weill.
Iscriviti al canale:
Il meglio della musica Italiana
Ascoltaci su Spotify:
Seguici su:
MAURIZIO ZACCARO - IL PICCOLO (THE LITTLE THEATRE OF MILAN) - PART 2
66th VENICE FILM FESTIVAL
Il piccolo
Piccolo grande teatro
[del 11/09/2009][di Maurizio Ermisino]
È un bel viaggio, quello dentro al Piccolo Teatro di Milano, lo storico teatro fondato da Giorgio Strehler e Paolo Grassi nel 1966, raccontato da Il Piccolo, documentario di Maurizio Zaccaro presentato a Venezia nella sezione Controcampo Italiano. È un bel viaggio perché il Piccolo nasce con un'idea ben precisa, quella di essere un teatro di protesta, non di consenso ma di dissenso. Il suo pubblico era, è sempre stato, ed è ancora, un pubblico diverso da quello, ad esempio, del Teatro Manzoni. Ed è un bel viaggio perché a raccontarci la sua storia ci sono persone come il compianto Tullio Kezich, storico critico cinematografico, nonché produttore e autore teatrale, e Maurizio Porro, uno dei più preparati e garbati tra i critici cinematografici italiani.
Ci si commuove a vedere Kezich sul grande schermo. E ci si diverte, perché il critico triestino si dimostra ancora un grande narratore di aneddoti. Ed è spassoso il racconto delle sere passate a casa di Strehler, dopo che dal mattino alla sera avevano parlato di teatro: una sera, alle undici, mentre Kezich voleva solamente dormire, Strehler bussò alla sua stanza per continuare a parlare, e gli fece una lezione su Goldoni, con una grande interpretazione. C'è una grande umanità, una grande arte, dentro alla storia del Piccolo. È un posto che ha un'atmosfera senza pari: quando si entra al Piccolo si sentono i fantasmi, e i silenzi sono ricchi di presenze, come racconta Mariangela Melato a Maurizio Porro.
È un documentario piacevolissimo, Il Piccolo, che si segue come se a raccontarci la storia del teatro ci fosse un gruppo di amici. Più che interviste quelle che vediamo nel film sono chiacchierate. Ci sonoBranciaroli, Giuseppe Battiston, Paolo Rossi (che suggerisce di vendere i biglietti del teatro in edicola, come si faceva un tempo), Leo Gullotta. E poi Toni Servillo. Allora, per chi ama il cinema, questo film può servire per capire da dove arrivano le interpretazioni dei nostri più grandi attori. E Servillo è ancora una volta straordinario, quando ci parla della maschera, e ci racconta come l'attore cambi i propri gesti quando deve riferirsi a questa. Perché la maschera non sopporta la concretezza del gesto reale. La maschera è rituale. Lo vediamo anche in quel successo mondiale che è stata la Trilogia della villeggiatura di Goldoni.
Parlare del Piccolo significa parlare di Milano. E guardare inevitabilmente indietro. Ed è bellissima la scena in cui, in una via del centro, si accendono tutte le insegne dei cinema che c'erano e non ci sono più. E l'insegna del Piccolo riluce ancora. Nel film c'è tutta la Milano del Piccolo, la Milano intorno al Piccolo. Ed è una Milano bellissima.
Un documentario che si segue come se a raccontarci la storia ci fossero degli amici.
WORLD SALES: Rai Trade Spa
Via Umberto Novaro 18
00195 Roma - Italy
Tel. +39 0637498274
Fax +39 0637516215
margrande@raitrade.it
PRESS OFFICE: Patrizia Wachter
Via Plinio 33
00198 Roma - Italy
Cell./Mob. +39 3482283044
Odyssey - Robert Wilson | Trailer
Robert Wilson porta in scena al Piccolo Teatro di Milano Odyssey, rivisitazione del celebre capolavoro di Omero, basandosi sulla riscrittura di Armitage.
Odyssey
progetto, regia, scene e luci Robert Wilson
musiche Thodoris Economou
testo Simon Armitage, da Omero
drammaturgia Wolfgang Wiens
co-regista Tilman Hecker
costumi Yashi
collaboratrice alla scenografia Stephanie Engeln
collaboratore alle luci Scott Bolman
suono Studio 19 - Kostas Bokos, Vassilis Kountouris
supervisione musicale Hal Willner
traduzione greca – collaboratore alla drammaturgia Yorgos Depastas
scenografie, oggetti di scena e costumi realizzati dai Laboratori del Piccolo Teatro
coproduzione internazionale Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, National Theatre of Greece, Athens
Piccolo Teatro Strehler
dal 3 al 24 Aprile 2013
Piccolo Teatro Milano & Lavazza | Il Caffè del Piccolo va in scena
Primo appuntamento con Il caffè del Piccolo va in scena, progetto nato dalla collaborazione tra Lavazza e il Piccolo, dedicato alla bevanda più consumata e amata dagli italiani: il caffè.
piccoloteatromilano.com
piccoloteatromilano.tv
Odyssey - Robert Wilson | Le Prove
Odyssey, coproduzione del Piccolo Teatro di Milano e del National Theatre of Greece di Atene, diretta da Robert Wilson a partire dalla rilettura del poeta inglese Simon Armitage, torna a Milano per quattro settimane di repliche, in occasione di Expo 2015.
In scena 17 tra i migliori interpreti del teatro ellenico contemporaneo. Lo spettacolo debuttò ad Atene per quattro mesi nel 2012, nell’anno più difficile della crisi di Grecia e dell’Europa, quindi, nell’aprile 2013, fu rappresentato per oltre 20 esauritissime recite al Piccolo.
Torna in scena quando nuovi sono gli interrogativi – non solo economici – sul futuro dell’Europa e sempre più intense le tensioni che attraversano il Mediterraneo.
Odyssey
progetto, regia, scene e luci Robert Wilson
musiche Thodoris Oikonomou
testo Simon Armitage, da Omero
drammaturgia Wolfgang Wiens
costumi Yashi Tabassomi
collaboratrice alla scenografia Stephanie Engeln
collaboratore alle luci Scott Bolman
suono Studio 19 - Kostas Bokos, Vassilis Kountouris
supervisione musicale Hal Willner
traduzione greca – collaboratore alla drammaturgia Yorgos Depastas
scenografie, oggetti di scena e costumi realizzati dai Laboratori del Piccolo Teatro
coproduzione internazionale Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, National Theatre of Greece, Athens
Piccolo Teatro Strehler
dal 6 al 31 ottobre 2015
Odyssey - Robert Wilson | Trailer
Odyssey, coproduzione del Piccolo Teatro di Milano e del National Theatre of Greece di Atene, diretta da Robert Wilson a partire dalla rilettura del poeta inglese Simon Armitage, torna a Milano per quattro settimane di repliche, in occasione di Expo 2015.
In scena 17 tra i migliori interpreti del teatro ellenico contemporaneo. Lo spettacolo debuttò ad Atene per quattro mesi nel 2012, nell’anno più difficile della crisi di Grecia e dell’Europa, quindi, nell’aprile 2013, fu rappresentato per oltre 20 esauritissime recite al Piccolo.
Torna in scena quando nuovi sono gli interrogativi – non solo economici – sul futuro dell’Europa e sempre più intense le tensioni che attraversano il Mediterraneo.
Odyssey
progetto, regia, scene e luci Robert Wilson
musiche Thodoris Oikonomou
testo Simon Armitage, da Omero
drammaturgia Wolfgang Wiens
costumi Yashi Tabassomi
collaboratrice alla scenografia Stephanie Engeln
collaboratore alle luci Scott Bolman
suono Studio 19 - Kostas Bokos, Vassilis Kountouris
supervisione musicale Hal Willner
traduzione greca – collaboratore alla drammaturgia Yorgos Depastas
scenografie, oggetti di scena e costumi realizzati dai Laboratori del Piccolo Teatro
coproduzione internazionale Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, National Theatre of Greece, Athens
Piccolo Teatro Strehler
dal 6 al 31 ottobre 2015
MAURIZIO ZACCARO - IL PICCOLO (THE LITTLE THEATRE OF MILAN) PART 1
Il Piccolo
Piccolo solo di nome
Di Pietro Liberati
Un omaggio al celebre teatro milanese attraverso le voci e i volti di coloro che lo hanno popolato.
Quanto potrebbe dare ancora al cinema un nome come Maurizio Zaccaro? Tanto, verrebbe da dire, guardando questo documentario sul Piccolo Teatro di Milano, presentato all'interno del programma della 66ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Controcampo Italiano.
Zaccaro, tra i più dotati e fedeli allievi di Ermanno Olmi e Pupi Avati (ma collaboratore anche di Mario Brenta, altro erede di Olmi), gira per la televisione ormai da una decina di anni, dividendosi tra miniserie-fiume (Cuore, da Edmondo De Amicis) e TV movies di una certa qualità. Ma per chi vuole rintracciare ciò che c'è di buono nel cinema italiano degli anni Novanta, il suo nome dovrebbe essere imprescindibile. Sin dall'esordio Dove comincia la notte (1990), scritto e patrocinato proprio dai fratelli Avati, quello di Zaccaro è sempre stato un cinema capace di scavare in personaggi poco comuni, come dimostra la toccante e complessa amicizia al centro dell'ottimo La valle di pietra-Kalkstein (1992), sicuramente una perla nascosta in quegli anni confusi dipendenti dai Salvatores e dai Barzini, quando il cinema italiano era brutto sul serio. Molto poco in sintonia con i gusti del pubblico, che ha quasi sempre scansato i suoi film (una grossa colpa, quando si trattava ad esempio del pregevole Il carniere, 1997, uno dei ritratti più lucidi e meno moralisti della guerra nei Balcani), Zaccaro, dopo l'ennesimo flop di Un uomo perbene (1999, sul caso giudiziario che investì Enzo Tortora) è migrato, come si diceva, sul piccolo schermo.
Eppure, la magia che permea da questo Il Piccolo ci farebbe desiderare di tornare a vedere qualcosa di suo di fictional. L'idea di Zaccaro è quella di raccontare, più che la genesi, l'anima del Piccolo Teatro di Milano attraverso le testimonianze, le voci e anche i volti di coloro che lo hanno animato. Un vero omaggio a un pezzo di cultura del Paese che è anche un motore essenziale di una città, Milano, dei suoi spazi intellettuali e di libera espressione. Ma, per metonimia, il Piccolo Teatro di Milano diventa anche il centro di un'Italia che proprio per queste cose combatte appassionatamente, ignorando le difficoltà economiche, il livellamento (verso il basso) del gusto, l'indifferenza verso il lavoro intellettuale che incontrastati stanno dominando dalle nostre parti. Tullio Kezich, Giorgio Strehler, Paolo Grassi, Sergio Escobar, Luca Ronconi, Paolo Rossi, sono alcune delle voci che ascoltiamo nel film: e sull'onda di esse, Il Piccolo sembra costituirsi in un sogno trascinante in cui al pensiero viene restituita quella ariosa e inamovibile centralità alla quale quell'imperante corporativismo burocratico e corrotto in cui è immersa la quotidianità italiana (almeno, in questo pessimo momento storico) ci ha scandalosamente disabituato.
Per l'ora e un quarto - e poco più - della durata del film, anche il profano che non conosce il Piccolo Teatro di Milano impara a discernere l'importanza nel panorama europeo, oltre che nazionale, che questo straordinario centro culturale riveste. E sì che il linguaggio cinematografico, quasi da documentario militante, di Zaccaro non si avventura in chissà quali fronzoli espressivi, ma sceglie la forma più esplicita e diretta delle interviste e delle immagini d'archivio per trasmettere l'importanza di un centro nevralgico che è anche cuore pulsante della città che lo ospita, in una sorta di interscambio e di embricazione reciproci e costanti.
Finendo conquistati da questo piccolo documentario, ci si torna a domandare perché il cinema italiano debba continuare, purtroppo, a fare a meno di una voce così contagiosa nel suo vitalismo come quella di Zaccaro: fuori dalle mode qui in Italia, eppure all'Italia (e alla sua cultura) così necessaria.
Titolo originale: Il Piccolo
Nazione: Italia
Anno: 2009
Genere: Documentario
Durata: 75'
Regia e Fotografia: Maurizio Zaccaro
Montaggio: Babak Karimi
Cast: Giuseppe Battiston, Franco Branciaroli, Leo Gullotta, Toni Servillo, Dario Fo, Adriano Giannini, Mariangela Melato, Luca Ronconi
SLAVA'S SNOWSHOW | Promo
Uno spettacolo che continua a stupire ed emozionare, divertire e far sognare: è SLAVA’S SNOWSHOW un grande classico delle feste natalizie al Piccolo.
Gioia, buonumore e un pizzico di malinconia si rincorrono sul palcoscenico con i fiocchi di neve, le bolle di sapone e i palloncini colorati sospinti da un vento di tempesta o fatti rimbalzare tra il palcoscenico e la platea in un gioco che coinvolge i clown e il pubblico.
Uno spettacolo per tutti, perché anche gli adulti tornano bambini trascinati dalla vitalità degli artisti che alternano gag e comicità esplosiva a momenti di poesia struggente e malinconica.
E allora, che il pubblico segua ancora una volta il Clown giallo e i suoi compagni in un’avventura che non finisce mai… come i palloncini, come la neve.
SLAVA’S SNOWSHOW
creato e messo in scena da SLAVA
slavasnowshow.com
Tournée italiana organizzata da ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna
in collaborazione con SLAVA e Gwenael Allan
slavasnowshow.it
Piccolo Teatro Strehler
dal 28 dicembre al 10 gennaio 2016
Odyssey - Robert Wilson | I Costumi
Odyssey, coproduzione del Piccolo Teatro di Milano e del National Theatre of Greece di Atene, diretta da Robert Wilson a partire dalla rilettura del poeta inglese Simon Armitage, torna a Milano per quattro settimane di repliche, in occasione di Expo 2015.
In scena 17 tra i migliori interpreti del teatro ellenico contemporaneo. Lo spettacolo debuttò ad Atene per quattro mesi nel 2012, nell’anno più difficile della crisi di Grecia e dell’Europa, quindi, nell’aprile 2013, fu rappresentato per oltre 20 esauritissime recite al Piccolo.
Torna in scena quando nuovi sono gli interrogativi – non solo economici – sul futuro dell’Europa e sempre più intense le tensioni che attraversano il Mediterraneo.
Piccolo Teatro Strehler
dal 6 al 31 ottobre 2015
Odyssey
progetto, regia, scene e luci Robert Wilson
musiche Thodoris Oikonomou
testo Simon Armitage, da Omero
drammaturgia Wolfgang Wiens
costumi Yashi Tabassomi
collaboratrice alla scenografia Stephanie Engeln
collaboratore alle luci Scott Bolman
suono Studio 19 - Kostas Bokos, Vassilis Kountouris
supervisione musicale Hal Willner
traduzione greca – collaboratore alla drammaturgia Yorgos Depastas
scenografie, oggetti di scena e costumi realizzati dai Laboratori del Piccolo Teatro
coproduzione internazionale Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, National Theatre of Greece, Athens
Si ringrazia per il sostegno al “progetto Odyssey” Rancilio
in greco moderno con sovratitoli in italiano e inglese
Il piccolo teatro di Milano
learnitalian.videos.com
16 gennaio - Piccolo Teatro Strehler - Matthieu Mantanus
La città che vogliamo - con Beppe Sala
L'intervento di Matthieu Mantanus al Piccolo Teatro Milano Strehler.
#BeppeSala #NoiMilano #PrimarieMilano
Father and Son - Michele Serra | Piccolo Teatro di Milano
Father and Son racconta dei padri e dei figli, del loro inceppato comunicare registrato senza pudori, in continua oscillazione tra ironia e dolore. È una riflessione sul nostro tempo, sulla libertà e l’autorità, che rivela in filigrana una società spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata. Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto.
Father and Son
ispirato a Gli Sdraiati e Breviario comico di Michele Serra
con Claudio Bisio
e con i musicisti Laura Masotto (violino)
Marco Bianchi (chitarra)
regia Giorgio Gallione
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
produzione Teatro dell'Archivolto
Piccoli Teatro Strehler
dal 24 marzo al 3 aprile 2015