Aldo Masullo ospite della Pinacoteca Comunale Giovanni da Gaeta
E' considerato il più illustre filosofo contemporaneo italiano. Stiamo parlando di Aldo Masullo a Gaeta il quale ha presento il nuovo saggio di Giorgio Agnisola L'avvertimento dell'oltre in Morandi, Rothko e Manzù. Sabato 18 aprile la Pinacoteca Comunale d'Arte Contemporanea, in Via De Lieto 2 a Gaeta, ha ospitato l'atteso l'evento di grande profilo culturale.
tratto dal sito d'arte contemporanea
www,andreabrengola.it
servizio giornalistico a cura di Andrea Brengola
riprese e montaggio Peppe Miele
VideoAnteprima: In mostra a Gaeta l'arte africana
CREATIVITA', MAGIA E SPIRITUALITA' DELL'ARTE AFRICANA
In mostra dal 12 febbraio presso la Pinacoteca Giovanni da Gaeta
Un viaggio affascinante tra le tribù africane attraverso la visione di 140 maschere che ne svelano rituali, costumi e capacità di imprigionare gli spiriti nelle loro raffigurazioni che pur non nascendo per essere opere d'Arte lo diventano. Domenica 12 febbraio presso la Pinacoteca Comunale d'Arte Contemporanea Giovanni da Gaeta in Via De Lieto 2, Gaeta, alle ore 17,30 si inaugura la mostra Creatività, magia e spiritualità dell'arte africana -- Influenze sull'arte occidentale del XX secolo. Interverranno all'inaugurazione Giorgio Agnisola e Giuliana Albano.
Voi occidentali non potete capire il potere degli spiriti poiché le vostre orecchie sono sorde allo strepitio che proviene dal loro mondo affermava lo sciamano e maestro africano Malidoma Somè.
La mostra ha anche la finalità di portare all'attenzione del pubblico le influenze sull'Arte occidentale, in particolare agli inizi del XX Secolo, da parte di un' arte definita primitiva, considerata per secoli mero fatto di folklore e semplice testimonianza delle tradizioni del continente dove, non dimentichiamo, è nato l'homo sapiens.
A partire dalla fine dell'ottocento con le esperienze di Paul Gauguin ed Henry Rousseau, il primo con viaggi reali in Martinica ed a Thaiti ed il secondo con escursioni fantastiche nei misteri degli abitanti della giungla, nasce tra le avanguardie un desiderio di ritorno alle origini, al primitivismo delle forme, alla forza dirompente dei colori puri, rifacendosi visibilmente alla scultura, al ritmo ed ai colori africani e ciò si ritrova in artisti Fauve ed in espressionisti tedeschi come Matisse, Derain, Vlamink, Kirchner, Pechstein, Schmidt-Rotluff.
Anche Modigliani e Brancusi sono affascinati dalle fattezze e dalle maschere del continente nero, prima considerate solo semplici feticci e strumenti rituali e propiziatori.
Con il cubismo si penetra nell'aspetto strutturale dell'Arte africana, in particolare nella costruzione dei piani e dei volumi; Picasso, Braque, Gris e Archipencko, già consapevoli delle intuizioni di Cezanne, elevano in tal modo l'arte nera, da mero fatto artigianale, a vera e propria espressione artistica.
Madamoiselles d'Avignon di Picasso è il prototipo e l'esempio più famoso del contributo africano alla ricerca artistica occidentale.
Tanti Maestri dell'arte contemporanea subiscono in qualche modo l'influenza dall'arte africana: pensiamo, tra gli altri, a Leger, Paul Klee, a Ernst, Mirò, Gabo. Citazione a parte merita Henry Moor, capace di penetrare a fondo nella lezione formale dell'arte nera.
Più vicine nel tempo ricordiamo le sculture, poetiche e surreali, di Folon, tanto apprezzate da Federico Fellini.
Tanti anonimi scultori, senza saperlo, rivivono nelle loro opere come invisibili protagonisti di un processo culturale che, in definitiva, rappresenta il risultato espressivo di un'etnia, di una collettività, non dell'individuo.
MAFONSO/FILIPPETTA - maremitovita
In esposizione circa trenta opere che ben documentano la ricerca degli ultimi anni compiuta da due virtuosi della pittura contemporanea come Mafonso e Filippetta.
Le opere dei due artisti evidenziano più di un’affinità sia nella costruzione dell’immagine, scaturente da un pensiero poetico ed emergente spesso dal fondo della composizione sotto forma di apparizione, sia nel repertorio immaginifico da cui entrambi gli artisti attingono, ora ispirandosi ai miti e alle leggende del Mar Mediterraneo, rievocandone le sue tanto vagheggiate età dell’oro, come avviene ad esempio con le sagome arcaiche di Mafonso o con i blu oltremare di Mariano FIlipetta, ora invece rapportandosi direttamente e drammaticamente alla realtà del mare nostrum degli ultimi tempi, diventato una tomba per molti migranti. Il Mare, inteso nella sua duplice valenza di generatore di vita e di miti ma anche dunque di lutti, luogo insidioso. Il mare, il mito e la vita riecheggiano nelle loro multiformi dimensioni all’interno dei loro dipinti, in perenne sospensione tra l’ancestrale e il reale, tra il mitico e il primordiale.
Prima sala: Mariano Filippetta
Seconda sala: Mafonso/Filippetta
Terza sala: Mafonso
dirartecontemporanea.eu
MAFONSO/FILIPPETTA
maremitovita
Presentazione di
Alberto Dambruoso
A cura di
dirartecontemporanea|2.0 gallery
Organizzazione
TEvent
EVENTO UFFICIALE DI YACHT MED FESTIVAL 2016
Periodo
Inaugurazione: 22 Aprile ore 20:00
Dal 23 Aprile al 15 Maggio 2016
Luogo
Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea Giovanni da Gaeta
Via De Lieto n° 2/4
Città: Gaeta (LT)
Info: 0771/46 63 46
Venerdì 17.00/20:00
Sabato, domenica e festivi 11:00/13:00 – 17:00/20:00
USATO & RIUSATO in Mostra a GAETA
Mercatino di Piccolo Antiquariato Modernariato Collezionismo Vintage Artigianato Arte
Montagne, vedute, piazze, palazzi storici, spiagge: Gaeta è una magnifica città, senza dubbio una delle più belle città dell'intera riviera di Ulisse, nota in tutto il mondo anche come famoso rifugio del papa Pio IX nel lontano 1848. Tale città offre a tutti coloro che desiderano visitarla, fantastiche vedute, bellissime spiaggie e magnifiche bellezze naturali, assolutamente da visitare, come la Montagna Spaccata e la Grotta del Turco.
Fin dall'epoca romana, Gaeta divenne un luogo di soggiorno particolarmente famoso e rinomato, frequentato spesso dai più importanti imperatori, membri delle più ricche famiglie senatorie, i così detti patrizi e infine dai consoli. Gaeta fu resa nota anche per il suo Golfo, trattato anche nell'Eneide di Virgilio, luogo in cui Enea stesso trovò riposo e seppellì la propria nutrice Cajeta. Il Golfo di Gaeta inoltre, fu particolarmente famoso anche perchè fu molto importante per l'instaurazione della repubblica marinara di Gaeta stessa, che fu tra le più importanti d'Italia.
Tra i siti più importanti ricordiamo la chiesa dell'Annunziata (1321) con la cappella dell'Immacolata o Grotta d'oro nella quale si sono raccolti in preghiera i pontefici Pio IX e Giovanni Paolo Ii; il Palazzo De Vio con il Museo Diocesano, dove è conservato lo Stendardo di Lepanto che sventolò sulla nave ammiraglia della flotta cristiana alla battaglia di Lepanto (7 Ottobre 1571); il Duomo con il Campanile in stile romanico-moresco del XII secolo; l'imponente castello Angioino-aragonese, la cui costruzione risale a Federico Ii di Svevia; il caratteristico quartiere medievale fatto di vicoli tortuosi, costruzioni dei secoli XII-XIII e seguenti, angiporti, torri, chiese, scale, portali e campaniletti che compongono un insieme architettonico di rilevante interesse.
Valgono una visita anche la Pinacoteca Comunale di arte contemporanea che raccoglie opere di vari artisti gaetani tra i quali Antonio Salemme e Tommaso Macera nonché artisti di fama internazionale come Carlo Montarsolo, Gabriele Cena e Giancarlo Isola, e il Centro Storico Culturale, che raccoglie reperti della storia antica della città, dall´epoca romana a quella moderna, passando per quadri preziosi e rari esempi della tipografia locale di più antica datazione.
Di assoluto rilievo anche il borgo marinaro e contadino di Porto Salvo fatto di vicoli che si snodano ortogonalmente a Via Indipendenza con una struttura a spina di pesce; la chiesa di San Francesco dedicata al Santo e alla sua presenza in Gaeta nel 1222.
Sulla sommità di Monte Orlando si erge il mausoleo di Lucio Munazio Planco, costruito verso il 20 a.C e tra le costruzioni funebri di quel periodo meglio conservate.
Tania Brassesco / Lazlo Passi Norberto - Dreams of Decadence
CAMERA 21
Roma - dal 27 gennaio al 21 febbraio 2012
Via Dei Gracchi 58 (00192)
+39 3358411420
info@camera21.it
camera21.it
autori: Tania Brassesco, Lazlo Passi Norberto
patrocini: Roma Capitale-XVII Municipio
genere: fotografia, personale
comunicato stampa
La mostra presenta il lavoro fotografico di Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto, attraverso una selezione di circa 8 opere, facenti parte della già nota serie The Essence of Decadence arricchita, appositamente per questa prima personale romana, del remake dell'opera Sogni di Corcos conservata presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.
La ricerca che i due giovani artisti, fotografi, pittori, scenografi ed interpreti essi stessi delle opere che ri-creano portano avanti dal 2009, muove da una grande passione per la Pittura Decadentista Europea degli anni a cavallo tra XIX e XX secolo.
Di Gustav Klimt, Egon Schiele, Ramon Casas, Gaetano Previati, Herbert James Draper, Santiago Rusiñol sono le opere che più appassionano Tania e Lazlo e non solo per affinità estetica, come essi stessi affermano, quel sentimento di decadenza e crisi è anche dei nostri giorni.
Così scrive la curatrice Angela Rorro che ha seguito gli artisti nella complicata rilettura dell'opera di Corcos: Al di là del sicuro risultato tecnico ed estetico raggiunto anche in questa prova, la ricerca dei due giovani artisti veneti esprime singolare lucidità di pensiero e forza poetica. Due elementi che promettono un futuro ai sogni artistici di Tania e Lazlo.
Tania Brassesco ( Venezia 1986) e Lazlo Passi Norberto ( Zevio (VR) 1984 hanno esposto le loro fotografie in diverse mostre personali e collettive, tra le quali:
Celeste Prize 2010 (esposizione finalisti -- 2° classificati) The Invisible Dog Art Center -- New York; Quotidiana Palazzo Trevisan, Padova; aprile/luglio 2011 - S(corpo)ro Pinacoteca Comunale Giovanni da Gaeta- Gaeta; maggio/giugno 2011 - Donkey Art Prize Blindonkey, Milano, maggio 2011 - The essence of Decadence -- La fotografia interpreta la pittura del Decadentismo, In Paradiso Gallery -- Giardini Biennale, Venezia - maggio/luglio 2011, Premio Renzo Magnanini 2011 Nuova Galleria d'Arte La Piccola -- Bologna; giugno/dicembre 2011.
Hanno ottenuto il Celeste Prize 2010 per la fotografia 2° classificati, il Premio Celeste 2010 per la fotografia, Fondazione Brodbeck Catania, 3° classificati e sono stati Finalisti al Photodreaming 2011 promosso dalla Fondazione Forma, Milano.
La mostra è inserita nell'ambito degli eventi celebrativi organizzati dal Municipio XVII in occasione del Centenario del quartiere Prati -- Delle Vittorie.
RIPRESA VIDEO : MASSIMO DE PASCALE M.D.P.
CARISMARTE - MOSTRA D'ARTE CONTEMPORANEA
Gall’Art Roma
presenta
CARISMARTE
Mostra d’Arte Contemporanea
Opere pittoriche di Viktor Sheleg, Victor Panchenko,
Svetlana Rumak, Eugenia F. di Napoli e sculture di Laura Sindici
Evento patrocinato
dall'Ambasciata della Federazione Russa in Italia
Inaugurazione: Martedì 6 Ottobre 2015 - ore 18.00
Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale
Via Piacenza 1 - Roma
“Il carisma è importante in un'opera d'arte? E quanto del carisma dell'artista rimane su una tela o un pezzo d'argilla?” – si domanda Giovanna Gazzolo, curatrice di CarismArte, la preziosa mostra d’arte contemporanea che raccoglie oltre cinquanta opere pittoriche e scultoree di artisti italiani e russi. ”Ho volutamente scelto cinque artisti molto diversi per tecnica e stile, ma che in comune hanno quello che, al di là di ogni definizione, si chiama appunto carisma”.
CarismArte inaugura Martedì 6 Ottobre 2015 alle ore 18.00 presso il Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale – Via Piacenza 1 – a Roma ed sarà aperta al pubblico dal 7 all’11 Ottobre dalle ore 9.00 alle ore 18.30.
“Ho volutamente creato il caos” – afferma soddisfatta la curatrice - “che, in mano a ciascuno di loro, ha dato vita ad una vera libertà espressiva. Nessun fil rouge, nessuna regola, solo un intenso ed elegante confronto tra forti personalità. In questa mostra l'arte russa contemporanea si confronta con quella italiana, creando un'atmosfera caotica ed emozionante”.
Apre il percorso espositivo l’artista russo Viktor Sheleg. Le sue donne dall'eleganza raffinata, si perdono nel caos esistenziale. Dal dettaglio glamour, molto ordinato e femminile, all'evanescenza materica che cola sulla tela. Bellissime donne che amano il nero, il rosso, il bianco, colori passionali che nascondono misteri e profonde incertezze. Si prosegue con la raccolta di Svetlana Rumak, artista russa che spazia dall'iconografia ortodossa medioevale al sovvertimento delle regole pittoriche. Racconta sogni e ricordi densi di pathos. Le sue figure, quasi astratte, sembrano fluttuare in un cosmo fantastico e onirico. La sua arte è distante da ogni schema precostituito, lasciando molta libertà di interpretazione al visitatore.
Segue Victor Panchenko, icona dell'avanguardia russa. Le sue figure, che ricordano le correnti più lontane del primitivismo, sembrano prescindere dall'ambiente che le circondano. Figure che invitano a un dialogo profondo e personale. La potenza quasi metafisica che esprimono, ci fa dimenticare i canoni classici della bellezza, proponendoci un'alternativa affascinante e sorniona. L'Italia viene rappresentata dalla scenografa Eugenia F. di Napoli che propone i suoi grandi arazzi concettuali. Le sue opere sono ironiche, a volte dissacranti e misteriose. La sua forte provocazione espressiva si impone con garbo, quasi ad invitare lo spettatore ad un dialogo libero da ogni convenzione sociale. Con la sua elegante e sottile anarchia, ci guida in meandri sconosciuti e dal sapore vagamente esoterico.
Alle opere di questi grandi maestri si uniscono le sculture, decisamente tutte al femminile, di Laura Sindici che, con stile ed eleganza, descrive donne avvenenti, impreziosite da dettagli e richiami al fashion. L’artista propone un'altra faccia, molto più ironica e nascosta, del “dover” essere donne. I suoi bassorilievi, creati con scrupolosa attenzione, sembrano tornare dal passato per ribadire con forza, la capacità delle donne di reinventarsi e adattarsi ai tempi.
All'evento inaugurale partecipano la Maison di Alta Moda di Maria Celli e e il brand di bjoux artistici di FaiDaMe di Margherita Gazzolo.
GALL'ART ROMA nata da un’idea della sua titolare Giovanna Gazzolo, è un’agenzia d’arte contemporanea che rappresenta artisti noti a livello internazionale, senza trascurare i giovani talenti emergenti. La galleria, con la sua vasta raccolta di opere, si è imposta nello scenario artistico per la qualità e l'originalità delle proprie scelte che hanno contribuito a creare un centro di eccellenza e di riferimento per coloro che sono particolarmente attenti alle nuove espressioni artistiche d’avanguardia. Il gruppo di artisti di Gall’Art Roma provengono maggiormente dall’Est Europeo, soprattutto dalla Russia, ma anche da Armenia, Francia, Spagna, Italia e altri ancora provenienti dal Brasile e dal Qatar. Gall’Art Roma partecipa alle più prestigiose fiere internazionali d’arte contemporanea ed organizza eventi artistici in Musei e altre prestigiose sedi. Molte
le esposizioni e gli eventi organizzati all’estero, come in Francia, Svizzera, Belgio, Ungheria e Inghilterra.
Ufficio Stampa e PR Emilio Sturla Furnò +39 3404050400 - info@emiliosturlafurno.it
STRIPE N° 2 - METTIAMOCI LA FACCIA. § secondo Artisti della città al museo 24 06 – 18 09 2016
METTIAMOCI LA FACCIA. § secondo Artisti della città al museo
24 giugno – 18 settembre 2016
Quanto lo studio ci racconta del lavoro di un artista e viceversa come l'artista si racconta all'interno del suo studio?
Gustave Courbet, maestro del realismo francese, rappresentò il suo ne L’atelier dell’artista (1854/55) – opera di grandi dimensioni oggi conservata al Musée d'Orsay di Parigi – in un dipinto che ne fotografa ‘l’esistenza’ nello scorrere del tempo. Significativo il fatto che il titolo originale dell'opera sia Allegoria reale che fissa una fase di sette anni della mia vita artistica e morale in cui l’artista identifica nell’atelier non solo un luogo ma un processo creativo e produttivo di una crescita non solo artistica ma anche personale.
Ideato dall’Assessorato alla Cultura del Comune della Spezia, Mettiamoci la faccia. Artisti della città al museo fa parte di un più ampio progetto di mappatura degli atelier presenti in città nella volontà di mettere a sistema il ricco ecosistema culturale del territorio – attivato non solo dalle istituzioni ma anche da iniziative private – nella direzione di una regia unica.
Giunto qui alla sua seconda edizione, Mettiamoci la faccia ripropone il suo format che prevede il racconto dell’artista attraverso tre scatti: il ritratto, un lavoro e lo studio. “Faccia” che è dunque non solo il viso dell’autore ma anche, e soprattutto, il luogo più intimo di creazione – l’atelier appunto – e l’opera, ‘figlia’ dell’ingegno. Gli artisti hanno aperto i propri studi, luoghi privati e generalmente inaccessibili, a dieci giovani fotografi che, raccontando questi spazi, hanno anche attivato momenti di dialogo e confronto informale sulle pratiche artistiche contemporanee.
Tra la prima e la seconda edizione diciassette i fotografi che vi hanno lavorato e cinquanta le presenze degli artisti documentati per una mappatura tutto’ora in divenire.
Con una selezione di autori nati tra gli anni ’20 e gli anni ’80, il progetto traccia anche un’ampia panoramica sulle ricerche artistiche cittadine: scultura, pittura, incisione, fotografia, video, installazioni, performance fino a interventi di arte pubblica e street art. Il progetto si pone come interfaccia tra la produzione artistica del territorio, i suoi abitanti e gli operatori del settore generando connessioni con il network del contemporaneo.
La commissione scientifica del progetto formata da Eleonora Acerbi, Luca Basile, Cinzia Compalati (curatore della mostra), Valerio P. Cremolini, Enrico Formica, Marzia Ratti, Federigo Salvadori, Francesco Vaccarone ha selezionato un nuovo gruppo di giovani fotografi – Pietro Benelli, Hans Burger j., Beatrice Buticchi, Chiara Picariello, Andrea Piotto, Erica Portunato, Francesco Scontrini, Roberto Vendasi, Alessandro Trapezio, Matteo Trombello – che ha documentato l’atelier di altri 25 artisti attivi sul territorio: Alfio Antonietti, Federico Anselmi, Franca Battistella, Anna Bettarini, Marco Casentini, Catia Castellani, Daniela Cesino, Walter Coggio, Michele De Luca, Giulietta Gamberini, Silvia Garzonotti, Gloria Giuliano, Claudia Guastini, Stefano Lanzardo, Alessio Manfredi, Francesco Martera, Beppe Mecconi, Roberto Pertile, Franca Puliti, Mirella Raggi, Roberta Signani, Alberto Sordi, Emilio Voglino, Bruno Zoppi, Paola Zucchello.
Inoltre CAMeC piano 0 – lo spazio inclusivo e partecipativo del Centro rivolto principalmente ai giovani e alla relazione con il territorio – ospita Social Wall, un muro che – in maniera ossimorica – abbatte le barriere e funge da diaframma permeabile tra la città e il suo museo d’arte contemporanea. Fil rouge che collega i progetti che si avvicendano in questo spazio è Fermata CAMeC, l’immaginario bus stop all’interno del Centro. Lì una panchina permette al visitatore di osservare di volta in volta i manifesti da affissione pubblicitaria che via via – come nelle strade reali – si sovrappongono l’uno all’altro con il susseguirsi delle mostre. In questa occasione Social Wall ospita le uniche ‘facce’ che non vediamo mai, quelle che stanno dietro all’obiettivo, i fotografi che hanno lavorato a questa seconda edizione.
Fotografi di tutta Italia hanno apprezzato la mostra La Calabria com'era RTC TELECALABRIA
Sono arrivati dalla Calabria e da tutta Italia venerdì 15 luglio nella Cittadella regionale a Catanzaro per un importante meeting di fotografi e fotoamatori promosso dalla Regione Calabria, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo e dall’associazione culturale fotografica Sezione Aurea di Lamezia Terme su Fotografia, Photoshop e Lightroom, illustrati dall’esperta Marianna Santoni, docente all’Università di Urbino, che si è soffermata particolarmente su recupero dell’immagine e restauro.
Sono stati circa 170 gli iscritti , che hanno inoltre avuto la possibilità di apprezzare la mostra “La Calabria com’era” di Antonio Panzarella, dedicata alla fotografia ed ai fotografi tra l’800 ed il ‘900, che avrebbe dovuto chiudersi il 10 luglio e che invece, per decisione del presidente Oliverio, rimarrà aperta fino a settembre. Una mostra che ha dato il via ad un percorso di strategia culturale e ad un viaggio nel passato della Calabria; una proiezione “vintage” ricca di fascino, nella quotidianità della nostra terra, attraverso la fotografia. La mostra offre al mondo contemporaneo, ai nostri giovani e alle nostre ragazze, le immagini del tenace lavoro dei contadini, degli operai durante la costruzione di strade e ponti, di donne fiere in costumi ricchi di ricami dorati e la timidezza di giovani coppie. Insomma, lotte quotidiane, sentimenti e valori”.
Festando Fabriano 12: Castello di Precicchie laboratorio inarte.flv
(la VOCE del SOGNO)
Ombre riflesse: immagini di scena
Foto di scena di Andrea Bevilacqua a cura di InArte con Giuseppe Salerno
Istallazione di ombre di e a cura degli artisti di InArte
-- in coordinamento col Premio del Cinema Castello di Precicchie e col FacePhotoNews di Sassoferrato
30 giugno/29 luglio -- Castello di Precicchie e Pinacoteca B. Molajoli di Fabriano
30 giugno alle ore 10.00 - Inaugurazione a Fabriano
30 giugno alle ore 18.00 - inaugurazione a Precicchie
con
Laboratorio di Tromp l'oeil: a cura di InArte con Massimo Melchiorri
Domenica 8 luglio -- ore 11,00/19,00 -- Borgo di Precicchie
esordio per I murales artistici di Cacciano
Panorama di Gaeta e dintorni!!
*Esclusiva Uniti per Gaeta* - Gaeta è un comune italiano di 20 965 abitanti della provincia di Latina nel Lazio meridionale.
Gaeta, che da il nome all'omonimo golfo, si trova a circa 80 chilometri da Napoli, 120 chilometri da Roma, e forse proprio per ribadire la propria vicinanza storica alla città dei sette colli, la cittadina laziale viene anche pubblicizzata come la città delle sette spiagge. Reclame a parte, Gaeta è ben nota a tutti quelli che amano il mare, e non si mettono paura davanti ai chilometri per raggiungere le belle spiagge gaetane. Spiagge certo, ma non solo.
Anche la grande storia di Roma, ben visibile nel Mausoleo di Lucio Munazio Planco, che domina la città, il Castello, il risultato di diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, il maestoso Tempio di San Francesco, il gotico del Santuario della Santissima Annunziata, i 57 metri dello spettacolare campanile medievale del Duomo, lo spirituale Santuario della Montagna Spaccata, che sorge su una fenditura nella roccia che giunge fin nella Grotta del Turco. E per venire ai giorni nostri, anche la piccola perla della pinacoteca Comunale d'arte Moderna. Oltre a Gaeta stessa, ovviamente, con il suo centro storico di origine medievale, e il borgo dei pescatori.
Mare, storia e anche natura, quella della già citata Montagna Spaccata, che offre una grande e fascinosa vista panoramica, e quella che si può ammirare passeggiando lungo i suoi sentieri, come quelli di Sperlonga, Gianola e Monte Orlando.
Con tutto queste attrazioni, nessuna sorpresa che Gaeta coltivi e si faccia vanto della propria tradizione turistica, condita anche da un'ottima cucina locale, dove alle nazionali olive nere di Gaeta, si affiancano gli ottimi sughi preparati con la locale spagnoletta, una qualità locale di pomodoro, che viene utilizzato in molti piatti gaetani a base di pesce.
E se poi per ferragosto vi trovate a Gaeta, non potete far a meno di assistere alla suggestiva processione della Madonna, protettrice dei pescatori e dei marinai, che si conclude in mare a ricordo di tutte le vittime del mare, ovviamente molto sentita a Gaeta.
Fonte del testo:
Copyright © 06-06-2015 by Maria Vaudo
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Salerno
Salerno listen is a city and comune in Campania (south-western Italy) and is the capital of the province of the same name. It is located on the Gulf of Salerno on the Tyrrhenian Sea.
Salerno is the main town close to the Amalfi Coast, and is mostly known for its Schola Medica Salernitana, the first medical school in the world. In the 16th century, under the Sanseverino family, among the most powerful feudal lords in Southern Italy, the city became a great centre of learning, culture and the arts, and the family hired several of the greatest intellectuals of the time. Later, in 1694, the city was struck by several catastrophic earthquakes and plagues, and afterwards a period of Spanish rule which would last until the 18th century. After that, Salerno became part of the Parthenopean Republic and saw a period of Napoleonic rule.
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Pittore abruzzese CESARE GIULIANI Vasto ( CH ) .
Omaggio al Maestro abruzzese CESARE GIULIANI .
CESARE GIULIANI nasce a L'Aquila il 15.03.1944 vive e lavora a Vasto .Partecipa con i pittori aquilani fin dagli anni giovanili alla vita artistica cittadina . Espone con successo in collettive e personali.
Ultime presenze : nel 2003 una mostra retrospettiva a L'Aquila presso la sala Celestiniana di S. Maria di Collemaggio intitolata Sacro e Profano; nel 2005 personale alla Sala Mattioli di Vasto;nel 2008 l'artista esegue una Pala S. Giuseppe Lavoratore per la chiesa della S.S. Annunziata di Vasto; nello stesso anno partecipa al 41° Premio Vasto Metamorfosi del fantastico L'Immagine Ritrovata ; Nel 2009 a Villa Borbone di Viareggio partecipa alla mostra Le Costellazioni, della figura , del paesaggio,della forma, della materia, organizzata dal Comune di Viareggio e dall'Associazione Caleidoscopio; nel 2010 presso il museo d'arte moderna Vittoria Colonna partecipa alla terza edizione Pescarart 2010 ; lo stesso anno partecipa al XLIII Premio Vasto Memoria e Creatività i mille occhi della Sfinge; nel 2011 inaugura una personale alla Mattioli di Vasto; Nel2012 è presente : alla quarta edizione di Pescarart presso il museo d'arte Vittoria Colonna di Pescara, al XXXIX Premio Sulmona presieduto da Vittorio Sgarbi, alla sesta Triennale d' Arte Sacra di Lecce e alla prima edizione della Mostra di Arti Visive di Atri .
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