Milano da scoprire, Rifugio antiaereo di piazza Grandi
Il 27 febbraio 2017 il Comune di Milano ha riaperto al pubblico, dopo restauri, il rifugio antiaereo di piazza Grandi. Il rifugio era stato costruito tra il 1935 e il 1936. Aveva una capienza di circa 400 persone ed era stato costruito in cemento armato sotto il monumento dedicato allo scultore Giuseppe Grandi.
18 - Milano. Un monumento, una fontana e il rifugio antiaereo di Piazza Grandi - Bonfanti
Secondo Congresso Internazionale Conoscenza e Valorizzazione delle Opere Militari
Visita al rifugio antiaereo di piazza Grandi- Le scolaresche di Milano (estratto 2)
Rifugio antiaereo di piazza Grandi a Milano, 30 maggio 2015- Le scolaresche milanesi in visita al rifugio antiaereo accompagnate dagli insegnanti ascoltano gli interventi dello speleologo Gianluca Padovan (fondatore e presidente gruppo SCAM-Associazione Speleologia Cavità Artificiali Milano) e dell'Architetto Alfredo Bonfanti, Responsabile dell'Ufficio Fontane e Monumenti del Comune di Milano e fautore del recupero del rifugio stesso.
Rifugio antiaereo 56 di Milano
Rifugio Antiaereo 56 di Milano
Aperto in occasione di Open House Milano 2017
Piazza G. Grandi
13.05.2017
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© palgiandy - 2017
Rifugio Antiaereo n° 87 - Milano Invita 080
Si chiama Rifugio 87 ed è uno dei luoghi simbolo della Milano della Seconda Guerra Mondiale, in cui durante il conflitto potevano trovare riparo fino a 450 persone.
MILANO 23102015 RIFUGIO ANTIAEREO MILANO VIA PRENESTE SAN SIRO
Milano 23102015 RIFUGIO ANTIAEREO Quartiere San Siro Via Preneste BUNKER SECONDA GUERRA MONDIALE BOMBARDAMENTI
MILANO 1966 / WWII IN MILAN, ITALY (1 of 2)
TESTIMONIANZE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE A MILANO. Filmato originale in 8 mm muto (1966).
Alcune lapidi dei caduti, segnalazioni di idranti ed uscite di sicurezza, i rifugi antiaerei della Innocenti (le piramidi) e dello scalo ferroviario di Porta Garibaldi, spezzoni incendiari conficcati nel selciato (esagoni), resti di case bombardate, la scuola di Gorla, scheggiature di proiettili sui muri, alberi scheggiati dalle bombe, il Monte Stella, i fasci del cinema Tonale, la Fiera di Sinigaglia e un camion USA tipo Dodge.
02 - Milano 1940 - i rifugi antiaerei pubblici del Comune
III Congresso 2013
Luoghi e architetture del secondo conflitto mondiale: 1939 - 1945.
Sistemi difensivi e cemento armato: archeologia, architettura e progettazione per il riuso
Maria Antonietta Breda (Politecnico di Milano)
07 - I rifugi antiaerei della Innocenti a Milano
III Congresso 2013
Luoghi e architetture del secondo conflitto mondiale: 1939 - 1945.
Sistemi difensivi e cemento armato: archeologia, architettura e progettazione per il riuso.
I rifugi antiaerei della Innocenti a Milano
Alessandro Albanesi (Esercito Italiano - 3° CE.RI.MANT. Milano)
Rifugio antiaereo n. 87 Milano
Rifugio antiaereo n.87 Milano
Milano da scoprire, Rifugio 87
26-27 Gennaio 2014, giornate della Memoria. Una miriade di iniziative per la città di Milano. Particolarmente attiva la Zona 9 che, tra l'altro ha curato la realizzazione di una riscoperta: il Rifugio 87. Uno dei tanti rifugi antiaerei disseminati per la città nell'ultima guerra mondiale. Un percorso doloroso e di memoria.
07 - Presentazione del libro Milano Rifugi Antiaerei - Zerbi
Secondo Congresso Internazionale Conoscenza e Valorizzazione delle Opere Militari Moderne
Presentazione del libro Milano Rifugi Antiaerei: Scudi degli Inermi contro l'annientamento
GORLA, 20 OTTOBRE 1944/2015, MILANO (WWII ITALY)
RICORDANDO IL BOMBARDAMENTO AEREO DELLA SCUOLA DI GORLA.
REMEMBERING THE BOMBING OF THE SCHOOL OF GORLA (MILAN) OF OCTOBER 20th, 1944.
Milano, quartiere di Gorla, martedì 20 ottobre 2015, annuale manifestazione con una folta partecipazione popolare di cittadini della zona e di varie associazioni.
Dopo la funzione religiosa è stato letto un messaggio inviato da Laura Boldrini (Presidente della Camera dei Deputati) e sono poi intervenuti un rappresentante dell’Associazione Vittime Civili di Guerra e del Comitato Piccoli Martiri, Giuliano Pisapia (Sindaco di Milano) e Robert (un cittadino pacifista degli Stati Uniti d’America). E’ poi seguita la deposizione delle corone floreali accompagnate dal sottofondo musicale del “Silenzio”.
L’iniziativa riguardava la commemorazione per il 71esimo anniversario del bombardamento aereo alleato del 1944, che distrusse la locale scuola elementare “Francesco Crispi” uccidendone tutti gli alunni e insegnanti (circa 200). Da quel giorno fino all’aprile 1945 furono chiuse tutte le scuole di Milano. Questa fu una delle tragiche dirette conseguenze delle guerre di aggressione scatenate dal fascismo e da Mussolini, così come prima dagli italiani erano state bombardate le popolazioni abissine con i gas asfissianti e le città repubblicane spagnole, nonché le colonne di profughi civili mitragliate in Francia nel 1940. Storicamente fu proprio l’Italia durante la guerra di Libia del 1911 a teorizzare ed utilizzare per prima i bombardamenti aerei terroristici sulle città: il principale fautore fu il generale italiano Giulio Dohuet, che ipotizzò anche l’uso di sostanze chimiche simili al napalm (fortunatamente all’epoca non ancora inventato…).
Acqua e rifugi antiaerei: due casi milanesi
Acqua e rifugi antiaerei: due casi milanesi
Maria Antonietta Breda – Architetto, docente (Politecnico di Milano DAStU)
Architettura dell'Acqua a Milano: dai sistemi di gestione storici al ruolo di Metropolitana Milanese.
Bombardamento di Milano del 24 Ottobre 1942 in Milano Sotto le Bombe. Raids on Milan
Il 19/10/2017 si è tenuta alla Libreria Militare di Milano la prima presentazione di Milano sotto le bombe. Raids on Milan, secondo libro di Sebastiano Parisi.
In questo breve filmato che ne è tratto, l'autore, assieme a un testimone dell'epoca, racconta il bombardamento del 24 ottobre 1942 e quello della successiva notte 24/25.
20 - La difesa metropolitana: Torre delle Sirene e rifugi antiaerei a Milano e in Italia - Padovan
Secondo Congresso Internazionale Conoscenza e Valorizzazione delle Opere Militari
32 di 41 La Milano di Ambrogio
Questo video è condiviso con invocazione del “FAIR USE” (senza scopo di lucro) tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari. L’unico scopo è quello di divulgare conoscenza e cultura. Un grazie alla Rai (Rai Storia, Rai Cultura, Rai 5), che ci da la possibilità di godere di questi video e di diffondere cultura e bellezza. Questo è il vero servizio pubblico… Un grazie anche al MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha finanziato questo progetto.
“Milano è una città utilitaria (…) demolita e rifatta secondo le necessità del momento, non riuscendo perciò mai a diventare antica”. Così scriveva Guido Piovene suo Viaggio in Italia del 1957, cogliendo un tratto essenziale della capitale ‘morale’ d’Italia. Una città che sembra quasi ‘condannata’ a essere moderna, costretta a un perenne inseguimento della modernità. Anche oggi, alla vigilia del grande appuntamento di Expo 2015, Milano mostra il volto di una città proiettata nel futuro: i cantieri in fermento, i suoi nuovi grattacieli luccicanti. Quasi che Milano, nel corso della sua millenaria storia, non abbia mai fatto in tempo a “diventare antica”. Perché – assai più di altre città – è cresciuta “divorando” se stessa, cancellando ogni volta la sua memoria: in ogni epoca, i suoi monumenti sono stati smembrati per costruire quelli nuovi. Il ‘Colosseo’ milanese – un imponente anfiteatro da 20 mila posti costruito a cavallo tra il II e il III secolo – viene smembrato per costruire nel IV secolo la Basilica di San Lorenzo; secolo dopo secolo, Milano ha così rimosso molte delle sue memorie. Ma non tutto è stato cancellato per sempre.
Lo speciale “La Milano di Ambrogio” è un affascinante viaggio alla scoperta della Milano Paleocristiana, di quella che il grande storico dell’arte tedesco Richard Krautheimer ha definito una delle tre “capitali cristiane” del IV secolo, insieme a Roma e Costantinopoli.
Un viaggio che comincia sotto il sagrato del Duomo dove ogni anno 6 milioni di visitatori accorrono da tutte le parti del mondo per ammirare l’imponente capolavoro dell’architettura gotica; sei milioni di persone che alzano lo sguardo fino ai centro metri d’altezza della Madonnina, che salgono sulla terrazza della cattedrale per ammirare da vicino le 135 guglie e le migliaia di statue di figure angeliche che da secoli esprimono la devozione dell’Uomo verso il Divino. Ma quanti sanno che, sotto il sagrato, sopravvive un luogo che è probabilmente il luogo più sacro di tutta Milano? Quanti percorrono quella piccola scala che, appena entrati nel Duomo, conduce a un’area archeologica sotterranea di straordinario valore storico e artistico? Si tratta dei resti dell’antico battistero paleocristiano di San Giovanni alle Fonti e della Basilica di Santa Tecla. Sono i luoghi dove ha svolto la sua attività il vescovo Ambrogio, il santo patrono della città. È lì che Ambrogio ha combattuto la sua battaglia per l’ortodossia, in un’epoca in cui il cristianesimo era dilaniato dalle dispute sulle eresie. È lì che il vescovo ha delineato un nuovo rapporto tra la Chiesa e l’Impero. Ed è lì, nella vasca ottagonale ancora visibile, che è stato battezzato Sant’Agostino nel 397 d.C. Da questo luogo simbolo, partirà un viaggio alla scoperta della città di Ambrogio, della Milano del IV secolo, capitale e residenza di imperatori magnificata da monumenti come il circo, il palazzo imperiale, le terme. Una città che il vescovo si impegna a connotare in senso cristiano, costruendo imponenti basiliche che potessero competere con le architetture imperiali. Guide eccellenti, archeologi, storici e teologi: Silvia Lusuardi Siena e Marco Sannazaro dell’Università Cattolica di Milano, tra i maggiori esperti della Milano Paleocristiana; lo studioso e teologo Padre Francesco Braschi, profondo conoscitore del pensiero e delle opere di Sant’Ambrogio; lo storico medievista Franco Cardini insieme all’archeologo e numismatico, accademico dei Lincei, Ermanno Arslan. Le loro testimonianze ci accompagneranno nel viaggio e ci ricondurranno nel luogo di partenza, il complesso episcopale ambrosiano conservato sotto Piazza Duomo. Un luogo di cui Milano aveva perso completamente la memoria, fino a quando la drammatica urgenza delle bombe della Seconda Guerra Mondiale portò nel 1943 alla costruzione di un rifugio antiaereo sotto Piazza del Duomo. Lì, il grande archeologo Alberto De Capitani d’Arzago riuscì a seguire gli scavi che misero in luce le strutture dell’antica basilica di Santa Tecla e ad intuire la presenza del vicino battistero ambrosiano. Ma non poté che assistere impotente alla distruzione di gran parte della chiesa paleocristiana. “La Milano di Ambrogio” è realizzato in collaborazione con Archeoframe - Laboratorio di valorizzazione e comunicazione dei beni archeologici dell’Università IULM di Milano, coordinatore Luca Peyronel.
Milano bombardata dagli angloamericani
Aperto ai visitatori il rifugio antiaereo di Palazzo della Aquile
servizio di Eliseo Davì
Torino, l'assessore Passoni parla del rifugio antiaereo di Palazzo di Città
L'assessore al Bilancio presenta alla stampa la riqualifica del rifugio antiaereo costruito nella seconda guerra mondiale sotto Palazzo Civico e ora aperto al pubblico in occasione del 70esimo della Liberazione