Animazione 3D Santuario della Madonna dell' Oriente ( Sfratati, Tagliacozzo )
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L'antico santuario della Madonna dell'Oriente, situato su una collina posta ai piedi del monte Aurunzo a circa 800 m s.l.m., dista circa due chilometri dal centro urbano di Tagliacozzo, a cui è collegato dalla Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria. I documenti più antichi risalenti al XIV secolo citano la chiesa con il nome di Santa Maria de Orienna, tuttavia le origini del luogo di culto sarebbero più antiche. L'icona della Madonna dell'Oriente infatti risale al XIII secolo.
Secondo la tradizione, l'immagine della Madonna con il Bambino si sarebbe miracolosamente salvata dalla furia distruttrice dell'imperatore bizantino Leone III Isaurico che mise in atto l'iconoclastia distruggendo molteplici opere di carattere religioso in Asia, in particolare nel medio Oriente e in Asia minore. L'icona arrivò in Marsica trasportata da due capitani di ventura, originari di Tagliacozzo[2].
Maria Santissima dell'Oriente di Enzo Coletta (Completo)
Un documento sonoro, molto raro, dedicato alla Madonna Maria SS. Dell'Oriente, venerata nel Santuario dei PP. Francescani in Tagliacozzo (Aq), per moltissimi anni. Ma ora,dopo 117 anni di guida dei frati francescani, che hanno lasciato la struttura per carenza di vocazioni, i Carmelitani prendono in consegna la splendida chiesa e lo storico convento di Tagliacozzo, mete quotidiane di fedeli e visitatori. Il disco, un vecchio 33 giri, mi fu regalato da Padre Giocondo. L'ho custodito per oltre 40 anni, ma ora voglio dedicarlo a quanti hanno , conosciuto, amato e venerato la Madonna del Santuario dell' Oriente a Tagliacozzo (Aq). Riversato su nastro da Loreto Torchetti e restaurato dall'ing. del suono Emiliano Bucci, presso Fonorecord Avezzano. In coda al sonoro ci sono le immagini del Film Primo amore di Carmine Gallone (1941) girate presso il Santuario della Madonna dell'Oriente.
Festa S.Emidio-S.Rocco-Madonna dell'Oriente Tagliacozzo
7 Settembre 2014 Festa S.Emidio-S.Rocco-Madonna dell'Oriente Processione in piazza Obelisco Tagliacozzo.
Chiesa S Francesco 1100 - 1300circa,con stile aggiornato fino al barocco,presso Tagliacozzo (AQ).
Tavola lignea dipinta a tempera del quindicesimo secolo.
Superficie dipinta dal verso e dal recto, raffigurante :Il Cristo Benedicente (volto Santo) e La Madonna Assunta in cielo .
in basso, un piccolo ovale con la leggenda del cavaliere e del poverello .
La vicenda caratterizzò il nome del paese ossia Taglia-Cozzo.
Ii riferimento è per il cavaliere' che tagliò a metà il mantello.
Per farne dono al poverello infreddolito.
Tommaso da Celano Nuova urna Tagliacozzo
Dopo secoli di permanenza a Tagliacozzo (Chiesa conventuale di san Francesco) la salma di Tommaso, compagno di Francesco e suo primo biografo -per incarico di Gregorio IX- e' stata sistemata in una nuova urna. Il 13 ottobre, il popolo tagliacozzano, in solenne processione acompagnò la salma fino al Comune, camminando dietro gli storici portatori. Da Tagliacozzo a Celano una comitiva celanese si e' fatto carico di trasportare la salma.Tommaso, infaticabile pellegrino, tornava a fare visita ai suoi.
MARIA S.S. DELL' ORIENTE. . PIERO NEL PURGATORIO
METAFONIA - PSICOFONIA
Tagliacozzo (AQ), Chiostro di San Francesco
Music:
anamalie - Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
Santuario Madonna della Scala ( Massafra ): 1 parte
Esterno e struttura interna
Processione Volto Santo Tagliacozzo 8 aprile 2018
Processione Volto Santo Tagliacozzo 8 aprile 2018 -
La festa del Volto Santo – il sabato e la domenica dopo Pasqua – è da sempre la festa della Municipalità della Città di Tagliacozzo. In data imprecisata, tra il XVII e il XVIII sec., un Principe di Casa Colonna, Duca di Tagliacozzo, fece dono alla nostra Università del dipinto raffigurante l’immagine del Cristo sofferente impressa sul velo della Veronica, la pia donna che sulla strada del Calvario volle detergere il volto di Gesù dal sangue e dal sudore della passione.
La donazione del Principe di Casa Colonna riguardò anche alcuni beni immobili, la cui rendita è destinata alle esigenze di spesa per gli annuali festeggiamenti che il Comune si impegna ad organizzare. La tela reca sul retro due iscrizioni. La prima, con grafia del XVIII secolo, recita “Questa Sacratissima immagine l’ha toccata il Sacratissimo Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo che si conserva nella Basilica Vaticana in Roma ed è la sua vera Effigie”. La seconda “Questa Sacra Effigie nel luglio del 1896 fu fatta restaurare dal Prosindaco D. Giuseppe Valentini”.
Il cerimoniale di questa ricorrenza, unica per la fusione tra l’aspetto religioso devozionale e quello civile e laico, vuole che il Sindaco di Tagliacozzo con la Giunta e l’intero Consiglio Comunale, alla sera del sabato, siano accolti dal Parroco della Chiesa Madre dei Santi Cosma e Damiano nel cortile antistante e vengano introdotti nel presbiterio, dove sono in attesa le altre autorità. Il Sindaco quindi si pone innanzi alla “ruota” della clausura attraverso la quale la Badessa fa passare la Sacra Effigie che è quindi esposta alla venerazione dei Fedeli in un’artistica raggiera dorata del XIX secolo. Lo sparo dei mortaretti e il suono festoso delle campane accompagnano il rito. Segue quindi la Santa Messa Solenne, presieduta fino a qualche anno fa dal Vescovo dei Marsi. Al termine, nei saloni del vicino Palazzo Ducale, il Sindaco offriva un sontuoso rinfresco a tutte le autorità civili, militari e religiose e alla cittadinanza intervenuta. Un tempo la popolazione vegliava in preghiera tutta la notte la Sacra Immagine e l’indomani, dopo la Messa Solenne, la Sacra Effigie sorretta dal clero locale, come anche oggi d’altronde accade è trasferita processionalmente nella Piazza dell’Obelisco, dove da un balcone appositamente parato, per le mani di un sacerdote nato a Tagliacozzo, viene mostrata alla venerazione dei fedeli e dopo il sermone da parte di un Prelato e la recita del “Confiteor”, è utilizzata per impartire la benedizione finale alla folla dei convenuti.
Proprio in questo istante la bellissima Fontana dell’Obelisco schizza oltremisura in alto l’acqua e i suoni festosi delle campane e della banda solennizzano ed emozionano ancor di più il momento culminante della festa. Mentre i bambini elevano al cielo le uova pasquali e i tipici dolcetti “colombelle e cavallucci”, confezionati dalle Monache predette. Per questi motivi viene anche chiamata “Festa della Benedizione”. Nel pomeriggio, al termine del canto dei Vespri, il Sindaco restituisce il Volto Santo alle Monache.
Il cerimoniale di questa solenne ricorrenza annuale è codificato da secoli, anche se negli ultimi anni, se ne sono perse alcune caratteristiche di non secondario valore che tuttavia la nostra Amministrazione vuole recuperare. La Municipalità di Tagliacozzo
ha quindi in questa Festa un provvidenziale, peculiare e indissolubile “Legame” con la Chiesa Cattolica locale che sublima e compendia le antiche tradizioni, l’unità e la civiltà della nostra Società
Tagliacozzo e ... You Can Go
L'alba ancora non vince la notte e Tagliacozzo è già in movimento per prepararsi a mostrare i sui scorci più belli a quanti sceglieranno di visitarla. Poi il sole illumina i colori e Tagliacozzo emana il profumo dei monti che invitano a tranquille escursioni, per offrire più ampi panorami. Quando il cielo accende le sue stelle, Tagliacozzo brilla di tiepide luci in ogni vicolo. Il respiro si ferma... in attesa dell'alba nuova. Dal vivo è ancora più bella: correte a visitare Tagliacozzo.
La festa del Volto Santo - La Benedizione -Tagliacozzo - HD
La festa del Volto Santo - La Benedizione - 12 Aprile 2015 -
Con la presenza di Mons. Gino Cilli.
TalìaVision©2015
IL Beato Tommaso torna a Celano dopo 800 anni
L’evento è di eccezionale rilevanza dal momento che da quando era in vita, il Beato Tommaso non è mai tornato a Celano e dal 1517 (anno in cui il suo corpo fu trafugato da Val de’ Varri alla chiesa di San Francesco in Tagliacozzo) le sue spoglie mortali non hanno mai abbandonato il luogo dove sono custodite.
Tagliacozzo Con Roby ❤
#KAWASAKI #NINJA400 #TAGLIACOZZO
Ciao Ragazzi oggi un video passeggiata verso Sante Marie e Tagliacozzo .
Strade spettacolari e posti unici .
Iscriviti mi raccomando.
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dove troverete tutte foto di Arashi.
Santuario di MONTE SENARIO - Sacro Eremo di Monte Senario (comune di Vaglia, Firenze, TOSCANA)
Vi si giunge da un viale fittamente alberato, al termine del quale sono poste le due statue di San Bonfiglio Monaldi e di San Filippo Benizi, di Pompilio Ticciati (1754), che introducono al piazzale antistante al complesso: a sinistra, il grande Ospizio (1603), a fianco del quale una scalinata sale in una piazzetta.
Alla destra della chiesa è l'ingresso al Convento, fino all'Ottocento aperto a pianterreno da un porticato di cui rimangono visibili le colonne e gli archi, inglobati nel muro di facciata, la torretta-orologio è del 1834.
Dopo un primo ambiente (sulla porta a destra, lunetta con i Pellegrini di Emmaus di Giovanni da San Giovanni, si passa in un atrio ornato da medaglioni affrescati in parte da Antonio Pillori (1750 circa). A lui e a Stefano Fabbrini si devono anche le lunette del chiostrino quattrocentesco (tamponato) adiacente alla chiesa, parte del nucleo più antico del convento.
Nel refettorio, Cenacolo di Matteo Rosselli (1634) e due tele di Francesco Curradi con Cristo in preghiera e Annunciazione. Intorno al convento corre una terrazza panoramica; il pavimento, a lastroni di pietra, copre una grandiosa cisterna per l'acqua piovana voluta dai Medici (1697-1722).
Esterno.
A sinistra si affaccia la chiesa dell'Addolorata, dedicata anche a San Filippo Benizi, edificata nel 1412 dai della Stufa sul preesistente oratorio; completamente ristrutturata nel 1717, probabilmente sotto la direzione di Giovan Battista Foggini, con aggiunte e modificazioni successive; preceduta da un portico, è fiancheggiata dal campanile eretto nel 1648 e rinnovato alla fine del secolo XVIII.
Interno.
L'interno, a una navata con cappelle laterali, presenta una ricca decorazione barocca in stucco dovuta a Giovan Martino Portogalli (1717), realizzata sulla volta a botte a incorniciare un affresco di Antonio Domenico Gabbiani con la Vergine che porge l'abito dei Servi ai sette Fondatori. A destra della porta di ingresso, monumento sepolcrale di Sigismondo della Stufa, dell'inizio del XVI secolo; nell'abside, Crocifisso ligneo del XVIII secolo, circondato da un gruppo di figure in stucco del Portogalli; ai lati, due tele di Tommaso Redi con Storie di Filippo Benizi.
Nel coro retrostante, Maria assunta in cielo di Giuseppe Bezzuoli (1849 circa), e sulla parte destra, affresco di Pietro Annigoni con i Sette Fondatori che salgono il Monte Senario. Alla destra del coro si apre la porta d'ingresso alla cappella dell'Apparizione, la parte più antica del convento, dove nel 1240 la Vergine sarebbe apparsa ai fondatori dei Serviti e dove San Filippo Benizi celebrò la sua prima messa; completamente restaurata nel 1983, se ne è cancellata la decorazione settecentesca, presente soltanto nella tipologia dell'altare (1723), sopra il quale è ospitata una Pietà in terracotta di Giovannangelo Lottini, sacerdote servita (inizi del secolo XVII).
Sulla sinistra del coro, la cappella del Santissimo Sacramento, edificata nel 1726 per legato di Domenico dell'Antella su disegno di Giovan Battista Foggini, decorata da stucchi del Portogalli e da tele dedicate a Storie della vita del beato Manetto, eseguite da artisti fiorentini del primo Settecento.
Ancora a sinistra si passa nella Sagrestia, decorata e arredata nel secolo XVIII, con notevoli dipinti alle pareti; inserito nel coronamento di un armadio, il Salvatore di Matteo Rosselli, una testa di San Pietro Crisologo di Pietro Benvenuti, San Giovanni Battista decollato di Cesare Mussini (1851), due tele a monocromo attribuite a Matteo Rosselli, due grandi paesaggi di Antonio Morghen (1846).
Si esce dalla sagrestia dalla porta a sinistra (sopra la quale, tavola del Maestro di San Jacopo a Mucciana con la Madonna, il Bambino e quattro santi)e si passa nella cappella dei Santi Fondatori, costruzione moderna (1933) in stile neogotico, decorata da Giuseppe Cassioli. Rientrando in chiesa, a destra Cristo con i simboli della Passione di artista fiorentino della metà del XVII secolo, e a sinistra la Madonna con i sette santi di Antonio Pillori.
Tuscania Necropoli di Madonna dell'Ulivo Grotta della Regina
Santa Maria in valle Porclaneta -Rosciolo- Abruzzo-Italy.
Situata alle pendici del Monte Velino,risale alla prima metà dell'anno mille.La chiesa,un gioello artistico di rara bellezza, presenta influenze arabo-ispaniche,bizantine e longobarde.Di grande eleganza l'abside e splendido l'ambone.
Chiesa e convento di Santa Maria Valleverde - Celano
Scopri la Chiesa di Santa Maria e l'antico convento francescano di Celano. Sorvola con il drone il bellissimo chiostro ed il portico del convento, ed ammira i meravigliosi dipinti presenti nella cripta.
2°madonna del soccorso tagliacozzo magliano avezzano 28 03 10
Pescina, Santa Maria delle Grazie diventerà Basilica
Abbazia Madonna della Scala Noci (Ba) -- Inverno Felice --
Riprese Video effettuate in Gennaio 2013