Museo Nazionale Archeologico - Gioia del Colle
Visita virtuale al Museo Nazionale Archeologico di Gioia del Colle, con selezione di alcune opere.
In viaggio a Gioia del Colle, Puglia. 2/2. Castello, museo e teatro | BUON VENTO
Questa è la seconda parte del mio viaggio alla scoperta di Gioia del Colle, capitale pugliese della mozzarella e patria del vino Primitivo DOC.
Vado a scoprire il magnifico Castello Normanno Svevo dove, accolta dall'atmosfera medievale ricreata da bravissimi attori del posto, m'immergo tra le storie e le leggende dell'imperatore Federico II.
La città mi riserva anche una briosa visita al Museo della Civiltà Contadina, unico al mondo per la straordinaria ricchezza di reperti, oggetti e arnesi del monoaurale pugliese.
Nel fermento artistico e musicale che caratterizza la città, faccio tappa al Teatro Rossini dove mi aspetta un inedito ensamble di famosi musicisti gioiesi e, tra loro, anche Mario Rosini che, con la sua magnifica voce, arrivò secondo al Festival di Sanremo nel 2004.
Il mio viaggio continua...
Buon Vento!
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1 H Zingarelli: Monte Sannace e Museo Archeologico di Gioia del Colle
Foto della gita scolastica della 1a H - scuola media Zingarelli di Bari.
Parco Archeologico di Monte Sannace - Gioia del Colle | Scavi Acropoli
EUROPEAN REGIONAL DEVELOPMENT FUND (ERDF)
EUROPEAN TERRITORIAL COOPERATION PROGRAMME “GREECE – ITALY” 2007-2013.
PROJECT “Technological tools for the promotion of Transadriatic Archaeological Heritage – T.He.T.A“
Parco archeologico di Monte Sannace - Gioia del Colle (3)
Dal parco archeologico di Monte Sannace, un insieme di tombe dipinte scavate sull'acropoli. Si tratta di quattro tombe aristocratiche, di dimensioni monumentali, risalenti agli inizi del III secolo a.C. e scavate tra il 1978 ed il 1985. Le tombe sono state ricavate in origine all'interno di alcuni ambienti di un edificio esistente sino al VI secolo a.C.
CONVERSANO RIAPRE POLO MUSEALE
TRATTO DA TGNORBA24
ORNAMENTI RIVENIENTI DA TRE TOMBE ANTICHE DATATE TRA IL QUINTO QUARTO
SECOLO AVANTI CRISTO E SCOPERTE DURANTE LA REALIZZAZIONE DI UNA PALAZZINA NEL
2011 SONO IN ESPOSIZIONE NELL'INGRESSO DEL POLO MUSEALE DI CONVERSANO CHE
FINALMENTE HA LA PROPRIA SEZIONE ARCHEOLOGICA. OLTRE 300 REPERTI TROVATI
DURANTE CAMPAGNE DI SCAVO E DEPOSITATI PER OLTRE VENT'ANNI NEL MUSEO
NAZIONALE DI GIOIA DEL COLLE IN ATTESA DEI LOCALI ALL'INTERNO
DELL'EX MONASTERO DI SAN BENEDETTO.
PREZIOSE TESTIMONIANZE CHE RACCONTANO LA STORIA DI CONVERSANO NEL PERIODO
CLASSICO.
I REPERTI CHE APPARTENGONO FONDAMENTALMENTE
AL PERIODO CHE VA DALLA DALL'OTTAVO AL QUARTO SECOLO AVANTI CRISTO
CinemAlfa inaugura la sua nuova sede a Gioia del Colle
Sede CinemAlfa in Puglia: un grande successo con la partecipazione di 25 Alfa Romeo d’epoca e storiche. 12 nuovi soci e…tanta voglia di stupire ancora!
servizio di Matteo Schinaia
montaggio di Vincenzo Cuomo
Tutti Insieme Al Borgo Antico, Gioia del Colle, Puglia / Apulia, Italy
Gioia del Colle _Laterza -27 maggio02016
Giro su asfalto con brevi tratti di sterrato.. per un prossimo giro nelle zone archeologiche...
Gli archi di Gioia del Colle / The arches of Gioia del Colle, BA, Apulia, Italy
La Notte delle Storie - Parco Archeologico di Monte Sannace - Gioia del Colle - 15 luglio 2014
Video Report dell'evento LA NOTTE DELLE STORIE - Canti e racconti della tradizione durante una notte di luna calante realizzato da Comune di Gioia del Colle e Mibact presso il
Parco Archeologico di Monte Sannace (Gioia del Colle),
15 Luglio 2014. Riprese e montaggio a cura di Giuseppe Rasta Mancino per Sic! ProgettAzioni Culturali. Musiche I Lariulà. Con il sostegno di Ladisa Ristorazione e Sabato Viaggi.
Parco Archeologico di Monte Sannace - Gioia del Colle
presenta il video
Puglia archeologica: Monte Sannace
(Beethoven, Sinfonia no. 5 in C Minor, Op. 67, III mov., allegro)
Musica di Ludwig Van Beethoven:
Symphony No.5 in C Minor, Op. 67, III mov., allegro
eseguita dalla Skidmore College Orchestra (musopen.org).
Il Parco Archeologico di Monte Sannace, ubicato su un colle a circa 5 km a Nord-Est di Gioia del Colle, contiene i resti e gli scavi della Soprintendenza archeologica del più antico centro della Peucezia, attivo specialmente fra il VI ed il IV secolo a.C.
Per informazioni:
Il Castello Normanno - Svevo di Gioia del Colle
Il Castello Normanno-Svevo di Gioia del Colle è un castello di origine normanna situato nel centro storico di Gioia del Colle.
Origini bizantine
Il nucleo più antico del Castello, corrispondente all'ala Nord, è di epoca bizantina, risalente al IX secolo. Esso consisteva di un recinto fortificato di forma rettangolare in pietra calcarea. Era presente un piccolo cortile, adiacente alla muraglia meridionale, che si apriva verso l'esterno in quella che adesso è piazza dei Martiri del 1799. Il Castello aveva la funzione principale di dare riparo alla popolazione in occasione di scorrerie di genti nemiche.
Periodo normanno
Tra l'XI e il XII secolo il Castello venne ampliato da Riccardo Siniscalco, della dinastia normanna degli Altavilla (Siniscalco è titolo di alto funzionario reale presso i Normanni), Duca di Puglia e primo feudatario del territorio dell'odierna Gioia del Colle. Il documento più antico in cui viene fatta menzione del Castello risale al 1108: sembrerebbe quindi ancora precedente l'intervento di ampliamento normanno. Riccardo Siniscalco trasformò il fortilizio bizantino in una roccaforte feudale, allargando il cortile verso Sud e recintandolo con un solido muro, e costruendo un mastio nell'angolo Sud-Ovest, successivamente denominato Torre De' Rossi”. Il Re di Sicilia, Ruggero II, sempre di stirpe normanna, modificò parzialmente la fortificazione, con l'aggiunta di altre due torri negli angoli Nord-Est e Nord-Ovest, non più esistenti.
Il Castello e l'abitato circostante sarebbero stati, poi, distrutti da Guglielmo I il Malo, quando questi recuperò il potere sulla terra di Bari.
Periodo svevo
La sistemazione attuale si deve a Federico II di Svevia, il quale attorno al 1230 rifondò il Castrum di ritorno dalla VI crociata in Terrasanta, aggiungendo una torre nell'angolo Sud-Est, cosiddetta Torre Imperatrice, innalzando cortine murarie nel cortile, per ricavarne ambienti chiusi, di servizio al piano terra (cucina, depositi, stalle, scuderie), di rappresentanza e residenziali al primo piano.
In tal modo l'edificio assunse una struttura grossomodo quadrangolare, con cortile interno e quattro torri angolari, tipica dei castelli federiciani. Il Castello così voluto dall'Imperatore faceva parte della rete di residenze e fortificazioni disseminate nel territorio dell'Italia Meridionale, dalla Capitanata fino alla Sicilia, destinate al controllo militare delle fertili regioni del Regno. Per tutta l'età sveva, infatti, il Castello di Gioia del Colle fu sede di una guarnigione militare e solo pochi ambienti erano lasciati liberi e a disposizione del sovrano. Da alcune cronache e testimonianze, seppure posteriori, sembra, tuttavia, che il puer apuliae amasse risiedere nel Castello di Gioia per le sue battute di caccia nei boschi della Silva Regia.
Periodo angioino, aragonese ed età moderna
Con la sconfitta di Manfredi nella battaglia di Benevento del 1266, l'egemonia sveva sull'Italia meridionale terminò. Il Castello di Gioia del Colle seguì le medesime sorti. Dopo gli Svevi, esso passò sotto il dominio degli Angioini e degli Aragonesi. Dopo l'uccisione di Manfredi, secondo la leggenda nato a Gioia del Colle, il Castello divenne quindi proprietà dei Principi di Taranto fino al '400, dei Conti di Conversano fino al '600 e dei Principi di Acquaviva fino agli inizi del '800. Nel corso di questi secoli il Castello fu gradualmente trasformato da costruzione militare a dimora residenziale ed adattato alle nuove esigenze abitative, avendo perso ogni importanza militare e civile, pur mantenendo il suo impianto strutturale. Dal '600, perdendo a mano a mano importanza, il Castello cominciò una lunga fase di degrado e a subire deturpazioni, mantenendo tuttavia la struttura originaria a differenza di altri castelli di Puglia, che subirono vari adattamenti adeguandosi a nuove esigenze militari. Per questa ragione il Castello di Gioia del Colle costituisce una delle testimonianze più fedeli del periodo normanno-svevo.
Età contemporanea
Il Castello divenne di proprietà di Donna Maria Emanuela Caracciolo nel 1806 fino al 1868. Nel 1884 fu comprato dal canonico Daniele Eramo, mentre agli inizi del XX secolo passò al marchese di Noci, Orazio De Luca Resta, il quale richiamò l'attenzione sul monumento, promuovendone il restauro, ed in seguito ne propose la donazione al Comune di Gioia del Colle.
Gioia del colle - castello
Musei aperti a Ferragosto a Bari e in tutta la Puglia: boom di turisti
Un Ferragosto alternativo, tra una mostra fotografica e un capolavoro architettonico aperti, per fortuna, anche nei festivi. Un'iniziativa che ha coinvolto centinaia di musei e aree archeologiche statali in tutta Italia, e anche in Puglia. A Bari porte aperte al Castello Svevo, con le mostre temporanee dedicate al tenore Tito Schipa e alla fotografia di Carlo Gavazzeni Ricordi, e a Palazzo Simi, in piena città vecchia, recentemente recuperato. Sul territorio, aperti anche il Museo nazionale archeologico di Altamura, la Galleria Nazionale Devanna a Bitonto, a Gioia del Colle il Museo Archeologico e il Parco di Monte Sannace, e a Ruvo il Museo Jatta. Un'iniziativa che ha raccolto il favore di molti, turisti e non.
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Museo Archeologico Nazionale del Vulture Melfese - Melfi
Il presente filmato è un modesto tributo a quanti con la loro
passione e competenza hanno reso fruibile dalla Comunità
un incomparabile patrimonio storico, culturale ed artistico
del Nostro Paese.
REFERENZE
[01] -
[02] -
[03] -
[04] -
[05] -
[06] -
Un giorno in Senato con il M5S al Museo Campano di Capua, la visita guidata
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Il castello di Canosa di Puglia
Riprese aeree del Castello di Canosa di Puglia.
Il castello fu costruito sulla collina dei Santissimi Quaranta Martiri, a 142,5 m sul livello del mare, a una posizione da cui si domina il territorio circostante fino all'Adriatico, al Gargano ed al Vulture. Nello stesso luogo, era già l'acropoli della città greco-romana: ne recano ancora memoria i grandi blocchi di forma parallelepipeda nella parte bassa delle strutture murarie.
Il Castello oggi è in rovina: aveva forma di esagono irregolare, con sei torri quadrangolari sporgenti agli spigoli. La prima notizia su di esso è la resistenza opposta ai Longobardi di re Autari (584-590). Successivamente nell'XI secolo i Normanni ne fecero una delle sedi di potere più importanti del loro territorio: qui s'incontrarono i fratelli Boemondo e Ruggero Borsa nel 1089 per mettere fine alla rivalità scoppiata fra loro subito dopo la morte di Roberto il Guiscardo (1085). Probabilmente anche Federico II soggiornò qui durante i lavori di costruzione di Castel del Monte (avvenuti dopo il 1240). Incerta e discussa è la notizia della prigionia fino alla morte di Elena D'Epiro e dei suoi giovani figli dopo la sconfitta del marito Manfredi a Benevento (1266). Nel 1271 il Castello fu restaurato ad opera di Pietro D'Angicourt, l'architetto francese al servizio dei sovrani angioini che progettò anche il Maschio Angioino a Napoli. Durante il periodo aragonese fu dimora di modesti feudatari, fino a quando Agostino Grimaldi, signore di Monaco (1523-1532), ed il suo successore Onorato (1532-1581), come ricompensa per la fedeltà dimostrata alla corono spagnola, ottennero il titolo di marchesi di Campagna, di conti su Canosa di Puglia e la signoria su Terlizzi, Monteverde, Ripacandida e Garagnone. Nel 1643 Canosa e il castello furono venduti all'asta: iniziò così il lento declino del Castello, che decadde, tanto da essere utilizzato come cava per la costruzione del vicino palazzo baronale. Nel 1704 il castello fu comprato infine dalla famiglia napoletana dei Capece Minutolo, cui è appartenuto fino al 1956, quando esso fu acquistato dal comune di Canosa di Puglia.
Fonte Wikipedia:
Museo archeologico di Egnazia, a Fasano BR
⇩ IN QUESTO VIDEO ⇩
E’ “l’esempio più esteso di città romana e tardoantica della Puglia”, un’infinita meraviglia della Memoria immersa in un angolo del rigoglioso Salento che si specchia nell’Adriatico: imperdibile questa nostra visita guidata che stimola emozioni e riflessioni profonde
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Gioia del Colle. 6/14. Ouverture della festa di San Filippo Neri. Castello federiciano. 26/4/17