Processione Madonna della Croce dal Santuario alla Chiesa Madre - NOCI - 30/04/2017
Si aprono i festeggiamenti della Madonna della Croce 2017 con la processione del quadro del 30 aprile di ogni anno dal Santuario alla Chiesa Maria Ss. della Natività (Chiesa Madre) di Noci (BA) - video e montaggio realizzato da Mario P.
Lavori di restauro alla Basilica della Natività di Betlemme
Roma, (askanews) - Lavori di restauro per ritrovare l'unità tra le chiese cristiane. Non sono tanto dettati da motivi architettonici, o per le meno non solo, i lavori di ristrutturazione della Basilica della Natività di Betlemme. Ma anche e soprattutto dall'obiettivo di ristabilire l'equilibrio tra la chiesa ortodossa, cattolica e armena che amministrano, in una sorta di coabitazione spesso difficile, la basilica considerata, secondo la tradizione cristiana, il luogo della nascita di Gesù.
Quando Papa Francesco si recherà in Terra Santa, a maggio, potrà vedere i segni dei lavori in corso, come le impalcature sul tetto. Lavori iniziati a metà settembre e che alla fine costeranno circa 15 milioni di euro. I lavori sono stati decisi grazie a un accordo storico tra l'autorità palestinese, da una parte, e le tre chiese dall'altra.
Il tetto in legno, pesante circa 20 tonnellate, non era mai stato modificato da 200 anni. I lavori di restauro sono stati affidati a una famiglia toscana, specializzata nella conservazione di strutture antichissime, per un costo di quasi due milioni di euro.
Immagini: Afp
AMELIA - MUNICIPIO ROMANO IN UMBRIA - 4k
© CLAUDIO MORTINI™◊
Amelia, città dell'Umbria cinta dalle poderose mura poligonali, dove epoche e stili diversi coesistono in armonia.
Il primitivo insediamento abitativo si sviluppò in epoca pre-romana sull'acropoli, dalla quale dominava il sottostante territorio costituito da insediamenti sparsi. La costruzione delle mura poligonali, attuata a partire dalla metà del III secolo a.C., conferì alla città la sua definitiva conformazione che corrisponde all'attuale centro storico.
Fu fondata nel XII secolo a.C. da un mitico re chiamato Ameroe, dal quale la cittadina prese il nome. Nel 90 a.C. divenne municipio romano. Grazie alla sua posizione dominante sulla via Amerina, una delle principali arterie di collegamento dell'Umbria e dell'Italia centrale, fu un centro nodale per le comunicazioni militari. Assediata dai Goti (548), fu poi occupata dai Longobardi (579).
Nel 1065 divenne libero Comune. La città fu teatro di lotte fra Guelfi e Ghibellini. Nel XIV secolo entrò definitivamente nei possedimenti dello Stato della Chiesa fino alla nascita del Regno d'Italia (1860).
Appena entrati in città si può ammirare l'imponente opera fortificata delle mura poligonali, realizzate tra il III e il II secolo a.C.
Lungo la cinta muraria si aprono 4 porte: porta Romana, accesso principale alla città, porta Posterola, porta Leone IV e porta della Valle.
Tra i monumenti da visitare in città la Cattedrale, l'edificio religioso più importante di Amelia, il monastero di San Magno, la chiesa di San Francesco, la chiesa di Sant'Agostino e la chiesa rurale della Madonna delle Cinque Fonti, che secondo la leggenda offrì soggiorno a San Francesco.
Notevoli il quattrocentesco palazzo Nacci e i cinquecenteschi palazzo Farrattini e Petrignani, la torre Civica, simbolo delle libertà comunali, e lo splendido teatro settecentesco.
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The earliest settlement was built in pre-Roman times on the acropolis, overlooking the scattered settlements in the area below. The building of the polygonal walls (6th-4th century BC) gave the town its definitive shape, which corresponds to the present-day historic center. Amelia was founded in the 12th century BC by a legendary king named Ameroe, after whom the town was named. In 90 BC it became a Roman municipium. With its dominating position over the Via Amerina, one of the major roads through Umbria and central Italy, it served as a military staging post. Besieged by the Goths in 548, it was then occupied by the Lombards in 579. In 1065 it became an independent commune. The Guelfs and Ghibellines fought for control of the town. In the 14th century it became part of the Papal States, until the birth of the Kingdom of Italy (1860).
Il Dono di Natale del Museo dei Cappuccini
Cinque presepi, tutti straordinari e diversi che salutano Ia Natività tra preziosi dipinti dei grandi maestri dell'arte genovese del'600. E' l'anima della mostra II Dono di Natale aperta sino al 31 gennaio prossimo al Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova, patrocinata da Regione, Citta metropolitana e Comune di Genova.
Fra Vittorio Casalino, Padri Cappuccini di Genova
Cuore davvero pulsante di questa mostra e lo storico e stupendo presepe meccanico ideato da Franco Curti, appassionato artigiano di Carmagnola, negli anni '30. L'opera che lui stesso esponeva nelle piazze di tante citta con un camion e un tendone era stata donata ai Cappuccini nel 1976 e nelloro museo genovese e poi rinata.
Luca Piccardo, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
Lasciato il presepe meccanico preceduto dalle profezie bibliche sempre di Franco Curti, facciamo un salto di tre secoli per ammirare le statuine della tradizione aristocratica del '700, delle scuole del Maragliano e del Navone.
Luca Piccardo, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
Luca Piccardo, conservatore Museo Beni Culturali Cappuccini
E poi c'e il presepe della Campagna, dove il messaggio universale della Natività si sposa alle tradizioni genovesi.
Fra Vittorio Casalino, Padri Cappucci di Genova
Così troviamo Caterina Campodonico, Ia venditrice di noci e nocciole con una celeberrima statua a Staglieno, il carro con l'albero per il Confeugo, una donna avvolta nel mezzero genovese e tante altre stupende raffigurazioni.
E il Dono di Natale ispira solidarietà e fratellanza anche con un mercatino piccolo, rna dal cuore grande dove oggetti e presepi del Centrafrica e del Perù sono venduti a sostegno delle missioni cappuccine nei due paesi.
Fra Vittorio Casalino, Padri Cappucci di Genova
La mostra e aperta (ingresso da via B. Bosco)
tutti i giorni tranne il lunedi dalle 14.30 aile 18 giovedi anche 10 - 13
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info@bccgenova.org
tel. 010-8592759
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Noci, prov. di Bari, festa dei SS Medici e di Maria SS del Rosario
Inizio di ottobre, a Noci si festeggiano insieme la Madonna del Rosario e i SS Medici Cosimo e Damiano, con sfilate di bande musicali della Puglia, Sbandieratori, cavalieri e statue dei Santi festeggiati. Processione notturna del lunedì.
Italia - Puglia - Adelfia, Festa di San Trifone 2013 (pomeriggio)
Video fatto ad Adelfia (Puglia, Italia) il giorno di San Trifone del 2013. Parte 2 di 3: riprese fatte il pomeriggio, lungo la tangenziale, durante i fuochi di artificio pomeridiani. I protagonisti di questo video sono le persone, i paesani, i pellegrini, gli ambulanti, i turisti che hanno partecipato alla festa e assistito ai fuochi di artificio.
Video made in Adelfia (Puglia, Italy) on the day of St. Tryphon of 2013. Part 2 of 3: filming done in the afternoon along the ring road, during the afternoon fireworks. The characters in this video are the people, the villagers, pilgrims, street vendors, tourists who attended the patron saint's festival and witnessed the fireworks.
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Festa di Natale 2015 a Noci
Anche a Noci si respira aria natalizia. Con l'accensione dell'albero di natale e delle luminarie, il centro cittadino si illumina a festa. E in piazza, complice anche il freddo, è stata anche allestita una pista di pattinaggio.
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Musica di: Glee Cast performing Jingle Bells Rock (Glee Cast Version). (c) 2012 Twentieth Century Fox Film Corporation
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INAUGURAZIONE PRESEPE VIVENTE DI MOTTOLA
INAUGURATO IL PRESEPE VIVENTE DI MOTTOLA
Tantissimi visitatori e turisti, anche stranieri. Inaugurazione in grande per il Presepe Vivente di Mottola che quest’anno ha tagliato il traguardo della XIX edizione. Oltre cento figuranti in abito d’epoca hanno dato vita alla sacra rappresentazione nello scenario rupestre del Santuario Madonna delle sette Lampade. Momento particolarmente atteso, il viaggio per Betlemme su di un asinello, fino a raggiungere la grotta della natività, per l’occasione riempita di neve artificiale. E poi i soldati a cavallo, i mestieri di una volta e le postazioni dove è possibile degustare prodotti tipici come vino, pettole e bruschette.
Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il sindaco Giampiero Barulli e don Graziano Marangi, parroco della chiesa di San Pietro Apostolo di Mottola.
Il Presepe è organizzato dal gruppo folkloristico Motl la Fnodd con il patrocinio del Comune di Mottola e la collaborazione dell’Istituto comprensivo Alessandro Manzoni.
Altra novità di quest’anno, il “Presepe nel presepe”: una scenografia con statue di circa un metro di altezza, allestita grazie alla collaborazione dell’associazione Nativity.
Prossimo e imperdibile appuntamento, sabato 5 gennaio dalle ore 18:00 alle 22:00 e la tradizionale calata dei Magi che, a cavallo, porteranno oro, incenso e mirra al Bambinello. A seguire, l’editto di Erode: una voce narrante racconterà la “strage degli innocenti”, riproposta nel tempio allestito per l’occasione
La Grotta della Natività
I testi biblici, la tradizione locali, i testimoni dei primi pellegrini , ci portono al luogo venerato come la Grotta dove é nato Gesù .
Ingresso Solenne del nuovo Abate della Dormitio
Porto dall'Irlanda esperienze di ecumenismo e di riconciliazione .... Cosi' il nuovo Abate dei Benedettini di Gerusalemme, l'irlandese P. Gregory Collins, che pochi giorni fa ha ricevuto la solenne benedizione abbaziale, presso la Basilica della Dormitio.
Noci festa della Madonna di Lourdes 2017 Chiesa dei Cappuccini
Sabato 11 febbraio 2017 e Unzione degli ammalati
L'ELISIR DI LUNGA VITA: LA TESTIMONIANZA DELLA CENTENARIA ANNAMARIA SUOZZI DI RUVO DEL MONTE
PERCORSI GENERAZIONALI. LABORATORI PERMANENTI.
con il sostegno di FONDAZIONE CON IL SUD
- video percorso turistico digitale:
UN CAMMINO POETICO TRA ARTE, SILENZI E VITE NARRATE
dorno sagra della zucca bertagnina 2013
Immagini dalla 10° sagra della Zucca Bertagnina De.C.O. di Dorno (PV), organizzata e gestita dai ragazzi della Pro Loco Dorno (che meritano un grande applauso!!!) iniziata il 12 ottobre 2013 con la tradizionale cena di suc, tutta a base di Zucca Bertagnina, dall'antipasto al dolce. Prosegue il 13 ottobre con la fiera e le bancarelle di prodotti tipici rigorosamenteitaliani ed il pranzo sempre a base di zucca, e si è conclusa il 18 ottobre con il concerto per bicentenario della nascita di Verdi.
Banda P.Mascagni di Aspra(Pa) - Italy - Sicily Ernani (marcia) Giuseppe Verdi
Gran Concerto per il 150° Anniversario dell'Unità D'Italia 1861 - 2011.
Domenica 20 Marzo 2011. Parrocchia della Natività della B.V. Maria in
Bagheria(Pa).
Hotel Gran Paradiso San Giovanni Rotondo
L'Hotel Gran Paradiso è il luogo giusto e ricercato in cui trascorrere momenti indimenticabili.
Situato in zona centrale a San Giovanni Rotondo, vicino alla nuova
Chiesa di San Pio, da cui dista solo 200 metri, gode di una vista panoramica tra le più belle di tutta la città.
Moderno e raffinato è l'albergo ristorante ideale in cui soggiornare oltre che la location ideale per eventi, congressi, matrimoni e ricevimenti di classe.
Stile e qualità sono le caratteristiche che contraddistinguono tutti i nostri servizi e che lo differenziano dagli altri hotel di San Giovanni Rotondo.
Padova 2018 - giovedi27 settembre: l'Abbazia di Praglia
Monaco è colui che guarda solo a Dio, desidera solo Dio, si dedica solo a Dio, sceglie di servire solo Dio e, vivendo in pace con Dio, diventa autore di pace per gli altri (Teodoro Studita)
L’Abbazia di Praglia è sorta ai piedi dei colli Euganei a circa 12 chilometri da Padova lungo l’antichissima strada che conduceva ad Este. L’Abbazia, fondata negli anni tra l’XI e il XII secolo, rimase fino al 1304 una dipendenza dell’Abbazia di S. Benedetto in Polirone di Mantova. Solo con gli inizi del XIV secolo la comunità di Praglia, consolidatasi e radicatasi più stabilmente nell’ambiente padovano, si rese del tutto autonoma eleggendo un Abate preso tra le file dei propri monaci. Dopo il periodo piuttosto infelice, dal punto di vista sia spirituale che materiale, della “commenda” nel 1448 Praglia aderì alla Riforma di Santa Giustina di Padova e tale scelta fu la causa della sua “seconda nascita” spirituale, culturale e materiale.
L’Abbazia fu fiorente nei secoli successivi, fino alla soppressione napoleonica del 1810. Nel 1834, grazie all’appoggio del governo austriaco, i monaci rientrarono nel monastero. La ripresa della vita benedettina a Praglia ebbe però breve durata. Il 4 giugno 1867 venne applicata nel Veneto la legge che sopprimeva nuovamente tutte le corporazioni religiose. Così la comunità fu sciolta una seconda volta. La maggior parte di essa trovò rifugio nel monastero di Daila (Istria), allora in territorio austriaco. A Praglia rimasero solo due o tre monaci come custodi del monastero.
Il 26 aprile 1904 due monaci ritornarono in monastero e il 23 ottobre seguente poté riprendere a pieno la vita regolare che continua fino ai nostri giorni.
Molto interessante la visita guidata al monastero, suggestiva e particolare condotta da Padre Vladimiro e il negozio dedicato alla vendita di vino, liquori, miele ed altri prodotti tipici fatti in loco oltre
a libri e souvenir.
TG 04.01.10 Al presepe vivente di Alberobello 15mila visitatori
Si è chiusa la trentanovesima edizione del presepe vivente di Alberobello. Oltre quindicimila i visitatori, provenienti da tutt'Italia, che hanno assistito alla suggestiva rappresentazione della Natività tra i trulli.
antennasud.com
Preghiera del mattino 25 Giugno 2019
Offriamo la nostra giornata al Signore
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Dio ci Benedica ❤️????????????
Città di Racale (IT) - Introduzione
Racale è una cittadina di quasi 11.000 abitanti della Provincia di Lecce, distante dal capoluogo circa 54 km e situata a 6 km dal mare Ionio, sul quale si affaccia la località costiera Torre Suda, che ne è frazione. Il suo nome originario era Eraclea, secondo varie teorie antiche. C'è chi narra di un certo Eraclio, fidato liberto dell'imperatore Cesare Augusto, il quale avrebbe contribuito alla nascita del piccolo villaggio di Racale, apponendo come stemma del paese la lupa che allatta i due gemelli Romolo e Remo, molto simile a quello di Roma. In realtà, questa teoria è confutata dallo stemma originario di Racale, scoperto nel XV secolo a seguito dei lavori di ampliamento e restauro del Convento di Sant'Antonio adiacente alla Chiesa S. Maria la Nova.
Città @perte in rete
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